Mitsubishi e Nissan hanno annunciato un alleanza paritaria che prevede la realizzazione di una serie di nuovi veicoli prodotti soprattutto in mercati emergenti da commercializzare in Asia: i due colossi giapponesi prevedono di ridurre notevolmente i costi di progettazione e di produzione dei futuri veicoli nonché di coprire nuove fasce di mercato.
La serie di nuovi prodotti che saranno lanciati non andranno a coinvolgere altri costruttori come Renault, che ha un alleanza attiva con Nissan oppure la PSA che è partner di Mitsubishi. Verranno sviluppate delle auto in segmenti nei quali i due costruttori operavano autonomamente come nel caso dei grandi pick-up: infatti le prossime generazioni di Mitsubishi L200 e Nissan Navara avranno il telaio in comune e saranno prodotti nello stabilimento Mitsubishi in Thailandia. Nissan inoltre fornirà un veicolo commerciale compatto alla casa dei tre diamanti derivato dal recente NV200.
Mitsubishi inoltre utilizzerà anche il telaio e i componenti di una ammiraglia Nissan (probabilmente il modello Teana a trazione anteriore venduto in Asia) per produrre una grande berlina da vendere sul mercato locale. Mitsubishi in passato realizzava grandi berline con Hyundai ma in seguito allo scarso successo riscontrato in Giappone di questi veicoli la casa ha annullato il contratto con i coreani. Inoltre il modello Mitsubishi Galant, offerto in America, sarà destinato ad uscire di produzione lasciando un vuoto nel segmento D. Quindi con Nissan sarà possibile produrre una nuova berlina e recuperare parte dei clienti persi.
Per i segmenti bassi le due case produrranno nuove keicar vale a dire delle city car lunghe 3,40 metri ed equipaggiate con un motore da al massimo 660 cc che in Giappone godono di agevolazioni fiscali e sconti sul prezzo di listino. Le keicar sono le auto dedicate espressamente alla città, possiedono bassi consumi ed emissioni limitate, inoltre piacciono soprattutto ai neopatentati per via dei prezzi bassi. Una altro punto importante dell’alleanza Nissan e Mitsubishi è la realizzazione di un pick-up compatto da una tonnellata e un Suv low cost per i mercati emergenti che seguirà un po’ la filosofia del Dacia Duster.