La Ferrari F150 è la monposto presentata non molto tempo fa per competere in F-1 nella stagione oramai alle porte, un nome che nelle intenzioni della Scuderia del Cavallino Rampante intende richiamare i 150 anni dell’unità d’Italia.
F150 è un nome che però non parte affatto sotto un buon auspicio perché ha già portato grossi guai, e non parliamo di problemi meccanici.
Il guaio in questione infatti arriva proprio dal nome F 150 che è valso alla scuderia emiliano le accuse di violazione di marchi depositati, falsa denominazione e pirateria internet. Le accuse non sono mosse da un avversario qualunque ma dalla Ford, la quale ha dichiarato che il nome in questione è usato da anni per un suo fortunatissimo pick up.
Il Ford F-150 è uno pick up in vendita negli Stati Uniti e non è neppure una vettura qualsiasi, Ford infatti snocciola i numeri e dichiara senza mezzi termini che trattasi niente di meno che del furgone più venduto in America da almeno 34 anni. La Ford sostiene di aver cercato un accordo preventivo con la Ferrari, chiedendo di cambiare il nome, ma vista la poca collaborazione da parte italiana si è vista costretta ad agire per vie legali.
Noi non siamo avvocati tuttavia crediamo che la vicenda così montata sia più grande di quanto appaia, le sigle sono evidentemente simili ma si tratta in ogni caso di due modelli totalmente opposti, inoltre la Ferrari F150 non è un modello destinato alla vendita ma una monoposto da Formula 1 la quale pertanto non andrà mai in concorrenza con un pesante pick up. Una vicenda decisamente surreale dunque e viene da pensare che l’unico intento della casa americana sia stato quello di farsi un po di pubblicità, ma c’è sempre il rischio che gli avvocati della Ferrari gliela facciano pagare decisamente cara.