Prosegue l’azione di Regione Lombardia per potenziare l’utilizzo dei carburanti a basso impatto ambientale (idrogeno, metano e gpl), incentivando l’apertura di nuovi impianti per favorire una presenza sempre più capillare dei distributori sulla rete stradale e autostradale.
E’ quanto prevede il programma di ammodernamento della rete di distribuzione dei carburanti, approvato oggi a larga maggioranza dal Consiglio regionale, che fissa, tra l’altro, il numero minimo di impianti per auto da realizzare entro il 2012, in rapporto alla popolazione (1 ogni 45 mila abitanti, sulla rete ordinaria) e alla rete autostradale (1 ogni 30 km).
La normativa vigente prevede che fino al raggiungimento di questo obiettivo ogni nuovo impianto di distribuzione di carburanti debba prevedere una colonnina per il metano.
“Rispetto ai 26 aperti al 2002 – ha ricordato l’assessore al Commercio, fiere e mercati, Franco Nicoli Cristiani – siamo arrivati oggi a 71 impianti di metano aperti. La Lombardia punta a diventare la regione più metanizzata d’Europa, superando il traguardo dei 100 impianti in funzione entro il 2010”.
Per giungere a questo risultato, nel 2006 è stato siglato uno specifico accordo per il potenziamento della rete del metano con le compagnie petrolifere. Regione Lombardia ha quindi in primo luogo operato per dare consistenza e diffusione alle reti di distribuzione di questi carburanti, con un particolar impegno a far crescere la rete del metano.
Dal 2007 a oggi sono stati messi a disposizione complessivamente 6 milioni di euro per l’apertura di nuovi impianti (24 le richieste di contributo già approvate e finanziate) , di cui 3 con la misura approvata dalla Giunta regionale lo scorso gennaio.
Rilevante è stato l’incremento dei consumi di metano per auto in Lombardia: dai 20.723.711 metri cubi registrati nel 2004 (con 43 impianti) si è passati nel 2007 a 35.125.274 metri cubi (con 61 impianti).
Nel 2008 l’ultimo dato disponibile porta il consumo di metano per auto a 44 milioni di metri cubi, con un sostanziale raddoppio del quantitativo erogato dal 2004 a oggi.
Le nuove aperture di impianti di metano per auto sono state programmate in relazione agli ambiti territoriali, differenti per traffico, popolazione e caratteristiche geografiche e, in particolare, nelle aree in cui si è riscontrata una maggior concentrazione di inquinanti nell’aria.
“Il programma approvato oggi dal consiglio – ha commentato l’assessore Nicoli Cristiani -, molto atteso dagli operatori di settore, è frutto di un costante lavoro realizzato in collaborazione con i rappresentanti delle compagnie petrolifere, che stanno attivamente contribuendo da tempo alla realizzazione di impianti a basso impatto ambientale”.
Fonte: Metanoauto.net