L’ambiente sta diventando la miglior vetrina per politici e aspiranti tali per mettersi in mostra. Tanto qualsiasi cosa si dica è alla fine del tutto ipotetica. Visto che l’obiettivo finale di trovare nuove fonti d’energia, rinnovabili ed eco sostenibili, è ancora molto lontano e, a volte, forse ancora solo nella testa degli scienziati. Non a caso un nostro lettore ci ha girato una provocazione che sarà anche sballata ma che nel calderone attuale potrebbe anche starci!
In pratica suggerisce di prendere esempio dalle piante che incamerano CO2 e ci restituiscono ossigeno. Quindi perché non studiarle a fondo e carpire i segreti di questo loro processo in modo d’avere motori che invece di prendere ossigeno per bruciare petrolio, o suoi derivati, per emettere poi CO2, in quantità più o meno considerevoli, si comportino del tutto all’opposto.
Per par condicio passiamo anche questo scenario, forse da sogno, ma certo allettante nei suoi contorni. Chissà? Quello che oggi è fantascienza, domani, come sempre, potrebbe magari anche tramutarsi in realtà. Quella realtà che ai giorni nostri non può allontanarsi di molto, parlando di mobilità sostenibile, dai tempi e dagli argomenti più che conosciuti dei diesel di piccola cilindrata e ridotti consumi, di propellenti alternativi come Gpl o metano, favoriti, ancora non si sa per quanto tempo, da robuste agevolazioni fiscali, di motori ibridi ed elettrici e in prospettiva ancora più lontana dei motori all’idrogeno.
La Fiat, forse nell’intento di dare al presidente Usa un’ulteriore conferma di aver fatto bene a pensare ai torinesi per risollevare le sorti della Chrysler in versione ecologica, sta giocando molte e concrete carte sul metano. Praticamente, infatti, ogni modello della Casa ha una versione alimentata con gas naturale. E per spingere la clientela ad orientarsi in questa direzione, complici i sostanziosi aiuti degli incentivi statali, ha presentato un piccolo decalogo sul metano stesso, in modo da chiarire, attraverso 10 domande e 10 risposte, tutti i dubbi sull’argomento. Tante pennellate di rosa dettate più dalla convenienza commerciale che dallo spirito scientifico, ma che quasi sempre riescono a centrare l’obiettivo.
Si parte con il quesito
Metano e Gpl sono la stessa cosa?
Il Gpl è un derivato della distillazione del petrolio, mentre il metano è un gas. Anche se non libero in natura come dicono quelli della Fiat.
Il metano è pericoloso?
Secondo l’Epa (Ente Protezione Ambientale Usa) è più sicuro di benzina e Gpl, e secondo solo al gasolio. In ogni caso tutte le vetture a metano prodotte a Torino e dintorni sono soggette a test di sicurezza come il crash test.
Si può lasciare un’auto a metano in un box o in un parking, per non dire su un traghetto?
Assolutamente: sì e dovunque! È il Gpl che ha il limite del primo livello di un parcheggio seminterrato.
Il metano ha un cattivo odore?
In natura è inodore ed incolore. È aromatizzato dall’uomo per sicurezza. In ogni caso non è nemmeno tossico.
In strade ZTL necessita di un pass?
No, mai.
Ci sono abbastanza distributori?
No! In tutta Italia ad oggi non si superano i 660 punti vendita (Gpl 2100) concentrati da Firenze in su, con punte più elevate in Piemonte, Veneto ed Emilia. A Milano sono 12, ed in autostrada 17, ma si punta ad averne presto una trentina. Altri 200 sono in cantiere. In ogni caso va ricordato che tutte le auto Fiat a metano hanno la doppia alimentazione, integrando anche quella a benzina.
In un’auto a metano si riduce il bagagliaio?
In passato: sì. Oggi con le bombole sotto il pianale: no. Anche se è un modo di costruire molto costoso.
Un’auto a metano costa di più?
Come detto è un progetto più costoso quindi il prezzo di listino, rispetto alle analoghe versioni ad alimentazione tradizionale, aumenta. Però oggi, con gli incentivi, si riesce a pareggiare.
Viaggiare a metano costa meno o più del Gpl?
Costa meno perché si percorrono più chilometri. Rispetto a un benzina si risparmia fino al 46%.
C’è un mercato dell’usato?
Avendo la sola Fiat venduto dal 1999 al 2008 più di 70.000 “Multipla” a metano è chiaro che si trova anche l’usato. Positivo è il fatto che il prezzo tiene più delle versioni a benzina.
Fonte: Autoambiente.com