Che i prezzi delle assicurazioni Rc Auto continuino a salire è oramai un dato di fatto abbastanza palese per qualunque cittadino o esponente di governo, eppure si continuano a gettare ombre e polemiche sulle effettive responsabilità di tali ingiustificati rincari.
Così a soli pochi giorni dall’ uscita dei risultati della ricerca condotta dall’Isvap continuano a sollevarsi polveroni e scandali: “I prezzi salgono ma non dipende dalle compagnie“ così risponde Fabio Cerchiai presidente dell’Ania, in un’intervista pubblicata su Affari & Finanza di Repubblica.
Un’affermazione che sembra non aver suscitato pochi malcontenti dato il “tam tam” raggiunto in rete a poche ore dalla pubblicazione, il presidente, inoltre, ha invitato tutti gli attori del settore a mobilitarsi al fine di trovare una soluzione adatta che sappia davvero puntare al contenimento dei prezzi.
In pratica una sorta di tavolo tra Ania, Governo e Isvap che possa finalmente sancire una nuova stagione per le polizze Rc Auto, un intervento deciso e mirato su una materia così complessa disciplinata, per di più, da una legislazione troppo morbida che permette di contemplare anche un colpo di frusta come invalidità permanente, e questo ai danni delle compagnie in maniera diretta e a danno soprattutto degli automobilisti, in maniera indiretta, costretti a pagare premi sempre più alti per poter far fronte alle perdite subite.
Ma si tratta davvero di giustizia troppo benevola verso un uso improprio, sconsiderato e truffaldino dell’assicurazione?
Un dato resta comunque innegabile, che esiste una certa propensione italiana alla speculazione, che talvolta può creare problemi alle compagnie, problemi che potrebbero essere evitaticon pochi e semplici controlli, salvando automaticamente la sorte sia degli automobilisti che delle compagnie.