Il presidente dell’Ania (associazione nazionale delle imprese assicuratrici) Fabio Cerchiai in un’audizione in Commissione finanze della Camera, ha affermato che a causa delle graduali riduzioni attuate negli ultimi cinque anni sui prezzi delle rc auto, si avrà nel prossimo periodo un graduale aumento delle polizze stesse.
Questa la dichiarazione del presidente Cerchiai: ”i risultati negativi della gestione del comparto comporteranno una inevitabile ricaduta sui prezzi delle coperture”. Dal 2005 infatti, secondo Cerchiai, le assicurazioni sulle auto sono calate dell’11,3% apportando degli squilibri nei conti delle imprese assicuratrici.
Quantificare gli aumenti in percentuali non è possibile poichè ogni compagnia assicurativa si muoverà secondo i propri obiettivi finanziari per raggiungere i singoli obiettivi che riguardano i risultati.
Immediate le reazioni da parte dei consumatori, alle quali ha risposto Vittorio Verdone, direttore auto dell’Ania, durante un’intervista rilasciata alla rai: ”la maggior parte dei fattori che agiscono sul costo industriale dell’rc auto sono esterni. C’è un problema di squilibrio tecnico che è cominciato nel 2008 e nel 2009 si è aggravato”. Il problema nasce ”dai costi impropri, che non vanno a svolgere quella funzione economico-sociale dell’rc, ma si ridistribuiscono impropriamente. Danni alla persona: noi abbiamo in Italia quasi il 22% di incidenza di danni alla persona solo da sinistri. La media europea è poco più del 10%”. Vi è quindi una ”impropriazione indebita sia da parte di danneggiati che speculano sia dalle categorie di professionisti” sulle microlesioni, ”che rappresentano i 500.000 casi all’anno di colpi di frusta, il che vuol dire che in dieci anni abbiamo 5.000.000 pseudoinvalidi” che secondo Verdone, non è credibile.
Ecco quindi, secondo l’Ania, la spiegazione dei rincari, che genererebbero un ripianamento delle perdite derivate dai suddetti illeciti.