Un boom di polizze on-line in Itali, sempre più diffuse rispetto alle classiche compagnie assicurative. In Lombardia la percentuale più alta di assicurati “web” di tutta Italia.
UNA VERA NOVITA’ – Il vastissimo mercato assicurativo ormai no
n può più ignorare l’importanza di Internet. “A tre anni dall’ingresso ufficiale dei comparatori online, che consentono di confrontare offerte e proposte di tutte le compagnie assicurative – come spiega Alberto Genovese, Amministratore delegato di Facile.it – è evidente che la situazione è molto cambiata: la familiarizzazione con gli strumenti che internet offre per risparmiare è ormai a buon punto. Fare a meno del ‘contatto fisico’ è un minus a cui gli italiani sono disposti a rinunciare, pur di risparmiare”. Analizzando infatti l’evoluzione del comportamento degli utenti italiani nei confronti delle assicurazioni si evince che la distanza tra una compagnia tradizionale e una diretta, cioè online, si è ridotta fortemente, soprattutto se consideriamo che la scelta viene fatta dopo aver confrontato i vari preventivi su Internet.
I DATI RECENTI – Il 34% degli automobilisti che ha cambiato compagnia negli ultimi tre anni ha optato infatti per una compagnia online. L’indagine è stata condotta dal sito facile.it, che ha coinvolto oltre 1000 utenti in procinto di rinnovare la polizza auto o moto, ha rilevato inoltre che è soprattutto al Centro-Nord che le compagnie dirette ricevono l’attenzione maggiore da parte degli automobilisti: in Lombardia, ad esempio, più del 49% degli intervistati che ha dichiarato di aver cambiato assicurazione ha detto di aver scelto una polizza online, ovviamente per motivi di convenienza. Percentuali molto alte in questo campo sono state riscontrate anche in Toscana , dove il 40% degli intervistati usa Internet per le polizze, in Friuli Venezia Giulia e in Veneto (38% per entrambe). Sono molto più diffidenti, di contro, gli abitanti delle regioni Calabria e Lazio: qui infatti le percentuali di chi sceglie compagnie che operano solo online si fermano rispettivamente all’8% e al 16%, percentuale bassissima rispetto al resto d’ Italia.
E’ il segno dei tempi… Peccato che le compagnie non si decidano ad adeguare anche i prezzi alla crisi generale che c’è.