Il problema delle assicurazioni arriva a mobilitare il Governo che ha messo in conto un nuovo piano di riformule volte a modificare in maniera massiccia e imponente la normativa vigente, perché ritenuta insufficiente rispetto al costante e non arginabile problema dei rincari per il settore delle Rc Auto.
Il monito giunge dall’Antitrust che nella relazione annuale sembra non discostarsi molto dalle valutazioni condotte dall’autorità per la vigilanza, dichiarandosi altresì, a favore di una nuova e lunga stagione di liberalizzazioni soprattutto per quanto attiene agli articoli 41 e 118 della Costituzione riguardanti l’imprenditoria al fine di eliminare i principali vicoli sull’avvio delle attività imprenditoriali.
Inoltre, si paventa anche l’idea di anticiparne gli effetti con una legge ordinaria che dovrebbe garantire una maggiore mobilità nella costruzione di attività imprenditoriali talvolta bruscamente frenate dagli oneri burocratici.
Sembra proprio, insomma, che l’Italia abbia davvero bisogno di un’iniezione di liberalizzazione che metta in moto i meccanismi principali di concorrenza che, una volta raggiunti, dovrebbero in via definitiva contribuire in maniera massiccia ad elevare la qualità dei servizi e ad abbassare le tariffe.
L’ Antitrust, inoltre, ha lamentato altresì l’assenza di una legge in grado di mitigare gli effetti perversi degli intrecci sia azionari che bancari che, solitamente, contribuiscono a rendere ancora più elevati i costi dei servizi assicurativi.
Insomma servono riforme all’intero mercato assicurativo che fino ad ora ha fortemente speculato sulle spalle degli automobilisti costretti a sborsare cifre record per servizi talvolta carenti e troppo spesso non adeguati alle esigenze dei consumatori.
