Saab ha trovato un compratore nella Koenigsegg, piccolo costruttore svedese di vetture ad alte prestazioni, il quale ha firmato nei giorni scorsi una lettera di intenti a Zurigo, quartiere generale di General Motors, in attesa che vengano perfezionati gli ultimi dettagli dal punto di vista legale e finanziario. La notizia è stata confermata dall’agenzia Bloomberg che cita fonti interne e vedrebbe la Casa di Trollhättan tornare in mani patriote dopo 20 anni all’interno del gruppo GM che ne acquistò il 50% nel 1989 fino all’epilogo del 21 febbraio scorso quando GM ha comunicato al governo svedese il proprio disimpegno e ha chiesto la procedura fallimentare controllata.
Nel contempo, la Casa di Detroit ha messo a disposizione 500 milioni di dollari in asset e liquidità, il progetto per la nuova 9-5 finalizzato per la produzione e altri 150 milioni di liquidi per assicurare le prime spese correnti. Saab ha bisogno urgente di 1 miliardo di euro, prima di tutto per sanare le richieste dei creditori e per arginare la perdita prevista per quest’anno di 370 milioni di euro. Le soluzioni seguite sono due: linea di credito assicurata dal governo svedese o dalla Banca Europea di Investimenti. In questo modo, un’azienda che impiega 45 persone e costruisce artigianalmente supersportive da quasi 400 km/h orari ad Angelholm, nel sud della Svezia, e nel 2008 ha fatturato 106 milioni di corone (meno di 10 milioni di euro) dovrebbe prendersi una delle icone automobilistiche del proprio paese spuntandola su altri due pretendenti, sulla carta, molto più dotati finanziariamente: la Renco Group, una holding con sede a New York e interessi in diverse attività di proprietà del magnate Ira Rennert, e la Merbanco, un gruppo di investitori dello stato americano del Wyoming. Segno che anche in questo capitolo dello smembramento di GM molto hanno contato gli interessi nazionali e l’intervento del governo interessato.
L’operazione, sempre secondo la Bloomberg, sarà portata a termine con la collaborazione della Eker Group AS, holding norvegese azionista della Koenigsegg mentre ad assistere GM in questa operazione è stata la Deutsche Bank anche se sono ancora ignoti i termini del piano industriale che dovrebbe garantire a Saab la sopravvivenza e il rilancio dopo una serie infinita di incertezze strategiche, tra le quali quella di farne un marchio di SUV negli USA prendendo in prestito piattaforme da GM per la 9-7X e persino dalla Subaru per la 9-2X, mai arrivata in Europa (noi aggiungiamo: per fortuna!). I programmi, già stilati da GM prevedono la nuova 9-5 sviluppata sulla piattaforma Epsilon II della Opel Insignia sulla quale dovrebbe nascere anche la nuova 9-3 mentre pronta è la 9-3X, station wagon a ruote alte e trazione integrale già presentata al Salone di Ginevra. Altro modello previsto è la 9-4X, SUV di dimensioni medio-grandi basato sulla stessa piattaforma Theta della nuova Cadillac SRX e mostrato in forma di concept al Salone di Detroit del 2008. A proposito di Cadillac, dovrebbe cessare la produzione della sfortunata BLS a Trollhättan. Da stabilire anche che fine farà il centro ricerca e sviluppo di Saab, con tutto quello che ha nei suoi cassetti, che nel 1997 ha brevettato il primo sistema contro il colpo di frusta, adottato poi da molte altre case e ancora più prezioso oggi con le nuove norme per la sicurezza.
Fonte: Omniauto.it