Un clamoroso flop è quello che si sta rivelando la Tata Nano, la piccola supereconomica del colosso indiano partner di Fiat) che, nonostante un prezzo di circa 2.500 Euro a seconda della versione, registra risultati di vendite molto più basse delle aspettative, a 3 anni di distanza dal suo lancio commerciale.
FLOP INDIANO – Troppo scadente la qualità di Nano, con numerosissimi guasti segnalati dai clienti: l’ultimo al sistema di accensione, con oltre 140.000 veicoli richiamati per la sostituzione “senza alcuna spesa da parte del cliente”, per un costo dell’operazione di 16 milioni di Euro.
E così, a fronte di previsioni di vendita di circa 500.000 vetture l’anno, Tata ha registrato numeri ben diversi, con appena 6.000 vetture vendute a Novembre, contro le 3.800 di ottobre e le misere 500 unità di un anno fa.
Per il 2012 la vettura verrà sottoposta a un importante restyling con l’obiettivo di risollevare le vendite, ma come se non bastasse l’anno prossimo ci sarà da fare i conti con la concorrenza interna, visto che è previsto l’arrivo di un’altra «low cost» prodotta dagli indiani della Bajaj. Da rivedere, per Tata, soprattutto le strategie di marketing, che portano gli acquirenti dell'”auto più economica al mondo” a sentirsi veri poveracci, oltre al fatto di dover dare una maggiore versatilità a un’auto troppo piccola e scomoda per una famiglia-tipo indiana.
ADDIO EUROPA – Gli scarsissimi risultati ottenuti in patria hanno ovviamente bloccato le strategie di Tata che miravano ad esportare la Nano. Per il momento è stato infatti annullato o il suo debutto europeo.Presentata al Salone di Ginevra 2008 con esterni ed interni più curati, così come la meccanica, era stata ingegnerizzata in Italia, in un’ azienda del torinese oggi di proprietà di Tata. Il prezzo previsto per il mercato europeo doveva essere attorno i 5.000 Euro, dunque sempre d’attacco: ma i gravi problemi che abbiamo descritto hanno mandato a monte i piani degli indiani.