Ciento Once: la supersportiva nata da un sogno degli anni ’70

L’azienda americana GWA Tuning ha comunicato che vuole realizzare una super sportiva chiamata Ciento Once, prendendo spunto dalla Mercedes C-111, il prototipo mai realizzato in serie poiché progetto di sperimentazione tecnica e aerodinamica durato 10 anni, precisamente dal 1969 al 1979. La Ciento Once mette unisce lo stile retrò degli anni ’70 e la moderna sportività estrema.

Tale caratteristica viene sottolineata dal muso spiovente  con la grande presa d’aria e dalla forma dello splitter inferiore. La parte posteriore è messa in risalto dalla coda tronca nella quale sono stati installati i due proiettori circolari, abbinati ad altrettanti scarichi della medesima forma.

Molto affascinante e funzionale lo spoiler retrattile posizionato sul lunotto posteriore ed ovviamente le sempre verdi portiere ad apertura ad ali di gabbiano. Gli interni sono semplici e sportivi e richiamano le vetture degli anni ’70, poiché sono stati adottati i rivestimenti in tessuto a scacchi, la strumentazione circolare e la griglia del selettore del cambio, tutte caratteristiche tipiche delle auto estreme di quel periodo. Infatti, la Mercedes C-111 del 1970 aveva un motore Wenkel a quattro rotori di 2.4 litri in grado di sviluppare una potenza di 350 CV a 7000 giri/min; la nuova Ciento Once invece adotta un propulsore V12 di origine Mercedes da 408 CV con una trasmissione manuale a 6 rapporti con schema transaxle.

La carrozzeria, tutta in alluminio, è montata sul telaio space frame il quale contengono il peso totale della vettura entro i 1.400 chili. Il sistema frenante è quello della SL 55 AMG, con i grandi cerchi in lega da 19 pollici a forma di stella realizzati direttamente dal carrozziere texano e avvolti da enormi pneumatici  265/35 per le anteriori e 295/30 per le posteriori. La Ciento Once rappresenta la volontà di riprendere progetti passati che vengono resi attuali grazie agli sforzi di coloro che vogliono far rivivere sogni mai realizzati e messi in un cassetto.

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *