Sostituire un modello venduto in più di due milioni di esemplari in sette anni non è facile. Se poi continua a riscuotere consensi, mandarlo in pensione diventa ancora più difficile. Lo sanno bene i responsabili del “double chevron” che hanno deciso di mantenere in produzione la “vecchia” C3 con la denominazione Classic e affiancarle da novembre la nuova C3. Un decisione che consente di presidiare bene uno dei comparti numericamente più importanti del mercato, il segmento B, dove Citroën nel 2010 sarà presente con quattro modelli: le due C3, la C3 Picasso e la DS3 attesa per febbraio.
Design moderno e interni hi tech
Creare l’erede di un’auto di successo non è semplice. Per farlo i progettisti francesi hanno puntato su più fronti: stile, qualità, abitabilità e piacere di guida. All’appello manca, a sorpresa, l’ambiente, per la verità non enfatizzato ma, come vedremo, presente. Il compito più difficile era conferire alla nuova C3 un’estetica degna dell’antenata. Operazione nel complesso riuscita, anche se la discendente perde un po’ della “simpatia” dell’antesignana aggiungendo, però, una maggiore dinamicità e tratti decisamente più moderni. Tra le novità segnaliamo la disponibilità, così come sulla C4 Picasso, del parabrezza Zenith (optional a 400 euro) che incrementa di 80° la visibilità verso l’alto favorendo la vista dei semafori posti in posizione elevata e del panorama.
Il vero salto di qualità rispetto alla prima serie si vede all’interno, decisamente più curato nei particolari e con l’adozione di materiali di maggiore pregio. Riuscito il design di cruscotto e plancia e incrementata l’offerta di dispositivi hi tech, quali Bluetooth, hi fi system di nuova generazione e presa Usb per collegamento lettori Mp3.
Compatta fuori, grande dentro
A differenza della concorrenza le dimensioni crescono poco: 3,94 metri di lunghezza, 1,73 di larghezza e 1,53 di altezza, contro i 3,86-1,67-1,51 del modello attuale. Un fattore che, insieme al diametro di sterzata ridotto da 11,5 a 10,2 metri, ne favorisce l’uso nei centri urbani. Una crescita contenuta che, dicono in Citroën, non va a discapito dell’abitabilità. Secondo i dirigenti del marchio francese, la nuova C3 offre maggiore spazio interno per passeggeri anteriori (+8 cm) e posteriori (+3 cm), nonché per i bagagli, la cui capacità di carico minima cresce da 282 a 300 litri. Un valore buono in assoluto e superiore alla maggior parte delle rivali, come Grande Punto (275 litri), Opel Corsa (285) o Peugeot 207 (270).
Debuttano i benzina a fasatura variabile
Poche le novità sul fronte motori se si eccettua l’introduzione dei benzina 1.4 e 1.6 con tecnologia a fasatura variabile VTi, peraltro offerti da tempo dalla cugina Peugeot. A completare la gamma benzina sono i classici 1.1 da 44 kW/60 cv e 1.4 da 54 kW/75 cv, quest’ultimo utilizzato anche per la versione a Gpl B Energy G. L’offerta diesel è rappresentata dai noti HDi da 50 kW/68 cv, 66 kW/90 cv (con o senza Fap) e 81 kW/110 cv (con cambio a 6 velocità), con i primi due omologati ancora Euro 4 (Euro 5, come il resto della gamma, la versione con Fap) e privi di filtri antiparticolato. Un scelta voluta per contenere i listini, ma che non condividiamo.
Emissioni: 99 grammi/km, ma solo dal 2010
In tema ecologico la nuova C3 si fa apprezzare per la buona aerodinamica (il Cx è 0,31) e per la massa non troppo elevata (da 1010 a 1150 secondo le versioni). Inoltre, l’adozione del servosterzo elettrico e alcuni interventi alla centralina elettronica hanno permesso di limare i dati sulle emissioni di CO2 di 2-3 g/km e di raggiungere il valore più basso con la 1.6 HDi Fap da 90 cv, accreditata di 99 grammi/km (equivalenti a circa 3,8 l/100 km di consumo medio). Viceversa, la peggiore prestazione ambientale è offerta dalla 1.4 benzina con 140 g/km, cioè quella scelta per la versione bi fuel della quale, però, non si conoscono ancora i dati relativi all’alimentazione a Gpl.
La scelta del “vecchio” 1.4 8 valvole per la variante a doppia alimentazione è dovuta a diversi fattori. Innanzitutto è lo stesso propulsore dall’attuale C3 già adattato all’alimentazione a gas con l’adozione di valvole e sedi valvole specifiche per compensare la minore lubrificazione e le temperature più elevate conseguenti al funzionamento a Gpl.
La B Energy G è omologata in “Fase 2”
Prodotte negli stabilimenti francesi di Aulnay e Poissy (entrambi con certificazione di qualità Iso 9001), le nuove C3 saranno commercializzate a novembre in 15 versioni con allestimenti Ideal (clima optional a 750 euro), Perfect o Exclusive Style e prezzi ufficiosi compresi tra 12.000 e 17.350 euro. La B Energy G è disponibile nelle varianti Ideal e Perfect rispettivamente a 14.100 euro e 15.450 euro, cioè 1.700 euro in più della corrispettiva monofuel. Un sovrapprezzo che è compensato dall’omologazione dell’impianto Gpl in “Fase 2” che permette l’accesso agli ecoincentivi superiori (1.500 o 2.000 euro secondo il livello di emissioni, ancora non comunicati). Un fattore che, renderebbe la Bi Energy G la più appetibile all’acquisto tanto che le previsioni di vendita di Citroën stimano di vendere il 45% di C3 a Gpl, il 35% diesel e il 20% a benzina. Sempre che nel 2010 siano riconfermate le agevolazioni per il gas.
Per l’altra versione a basso impatto ambientale, la 1.6 HDi da 90 cv con Fap da 99 g/km, si dovrà attendere marzo 2010, anno nel quale dovrebbero arrivare altre novità ecologiche. In particolare, sono attesi i cambi manuali pilotati a 5 e 6 velocità e le versioni con Start/Stop da 90 e 95 g/km. Entro il 2012 dovrebbe debuttare anche un inedito 3 cilindri benzina accreditato di 92 g/km e offerto nelle versioni aspirata e turbo.