Il primo SUV compatto di Skoda si chiama Yeti e si pone da subito l’ambizioso obiettivo di impensierire leader del segmento come Toyota RAV4, Nissan Qashqai, Suzuki Grand Vitara e Kia Sportage. Per farlo usa le armi di un progetto completamente nuovo basato sulla piattaforma della Octavia 4×4 e dotato dei motori più moderni del gruppo Volkswagen.
Per venire incontro alle varie esigenze del mercato sarà disponibile sia nella versione a trazione integraleche in quella a sola trazione anteriore, strategicamente disponibile sulle due motorizzazioni d’ingresso. Con una lunghezza di 4,22 metri, una larghezza di 1,79 m e un’altezza da terra di 180 millimetri, la Yeti gioca le sue carte migliori sul piano dell’agilità in fuoristrada e sui terreni più insidiosi mantenendo comunque una spaziosità interna abbondante per cinque persone e modulabile in vari modi per accogliere i bagagli.
AL DI LA’ DELLO STILE ROOMSTER
Per quanto, inizialmente, la Yeti possa sembrare stretta parente della Roomster, in realtà il nuovo SUV compatto di Skoda parte sì da alcuni spunti stilistici della piccola tutto-spazio, ma da questi si allontana per sviluppare una propria personalità fatta di proporzioni compatte – ma massicce – una maggiore altezza e una figura più imponente donata dai parafanghi allargati e dai fascioni di protezione inferiori. Un dettaglio che lega la Yeti alle piccole della gamma Skoda è la copertura nera, in questo caso con vetri oscurati, di tutti i montanti tranne quelli centrali, in modo da creare l’impressione ottica di un’unica superficie vetrata.
I sedili sono in posizione rialzata per garantire la migliore visibilità e una buona facilità di entrata e uscita dalla vettura, con in più la particolarità di avere i posti dietro piazzati più in alto di quelli davanti per migliorare la visione panoramica dei passeggeri posteriori. Non meno interessante è la presenza del sistema VarioFlex che permette di ribaltare o estrarre separatamente i tre sedili posteriori, con i due sedili laterali che in configurazione “4 posti” possono scorrere sia in senso longitudinale che trasversale. Il bagagliaio, con un volume utile variabile da 416 e 1.760 litri, offre di serie un’utile dotazione di occhielli e rete fermacarico.
DA SUBITO DUE BENZINA E UN DIESEL
Alla base della gamma motori, tutti Euro 5, c’è il moderno 1.2 TSI benzina da 105 CV e 175 Nm (fra 1.500 e 3.500 giri), disponibile da subito in abbinamento al cambio manuale a 6 marce e a partire dalla primavera del 2010 con l’automatico doppia frizione DSG a 7 rapporti. Questa versione d’ingresso è disponibile con la sola trazione anteriore. L’altro motore a benzina offerto già dal lancio della Yeti è il noto 1.8 TSI 160 CV con trazione 4×4 e cambio manuale 6 rapporti. Anche in questo caso la coppia massima di 250 Nm è disponibile da bassi regimi, tra 1.500 e 4.500 giri. Il primo diesel disponibile sulla Skoda Yeti è il 2.0 TDI common rail 140 CV FAP, capace di esprimere una coppia massima di 320 Nm tra 1.750-2.500 giri. Della Yeti dotata di questo propulsore, accoppiato alla trazione integrale e al cambio manuale a 6 marce, sono note anche le prestazioni riassumibili in 190 km/h di velocità massima, 9,9 secondi per accelerare da 0 a 100, consumo combinato di 6,1 l/100 km e 159 g/km di CO2. A partire dall’autunno del 2009 sarà possibile ordinare anche la Yeti 2.0 TDI CR FAP 110 CV con cambio manuale a 5 rapporti (trazione anteriore), la 2.0 TDI CR FAP 110 CV 4×4 con cambio manuale a 6 rapporti e la top di gamma 2.0 TDI CR FAP 170 CV 4×4, sempre con il manuale 6 marce e una coppia massima di 350 Nm.
MECCANICA
Sulle versioni d’accesso dell’intera gamma sono previsti cerchi da 16 pollici e pneumatici 215/60 R16, mentre sulle versioni superiori sono di serie i cerchi in lega da 17” e pneumatici 225/50 R17. I modelli dotati di trazione integrale sfruttano la frizione elettronica Haldex di quarta generazione che è in grado di modificare il rapporto di forza motrice distribuita all’anteriore e al posteriore da un normale 96/4 in buone condizioni di trazione fino al 10/90 quando le condizioni lo richiedono. Le centralina di questa frizione Haldex riceve anche dati dalla centralina del motore, da quella di ABS/ESP e dal sensore dell’angolo di sterzata sul volante, in modo da agire sempre nel migliore dei modi. Tramite il pulsante Off-Road (disponibile sugli allestimenti superiori) è poi possibile settare la vettura in modalità fuoristrada, così che acceleratore, assistente per le partenze in salita, ABS, ASR e EDS si comportino in maniera ottimizzata per i fondi stradali più insidiosi.
ESP E OTTO AIRBAG DI SERIE
Oltre ad una scocca progettata ex-novo per rispondere al meglio ai nuovi parametri di valutazione EuroNCAP per la sicurezza dei passeggeri e dei pedoni, la Yeti offre di serie già una buona dotazione di sicurezza, comprensiva di ESP, ABS con Brake Assistant, il sistema antibloccaggio del motore in decelerazione (MSR) e 8 airbag per la protezione di tutti gli occupanti (9 se si sceglie anche quello per le ginocchia del conducente). I poggiatesta anteriori attivi WOKS e gli stop lampeggianti in caso di frenata d’emergenza si aggiungono alla dotazione di sicurezza.
ACTIVE, ADVENTURE ED EXPERIENCE
L’allestimento di base si chiama Active e comprende già fari fendinebbia, computer di bordo, sistema VarioFlex, climatizzatore semiautomatico Climatic, mancorrenti neri, radio CD/MP3 e alzacristalli elettrici anteriori. Passando alla Adventure si ottengono in più dotazioni interessanti come l’airbag per le ginocchia lato conducente, il sistema di ancoraggio nel bagagliaio con ganci amovibil, i quattro alzacristalli elettrici, il regolatore di velocità, maniglie e specchietti verniciati, oltre ai cerchi in lega Dolomite da 17”. La Experience è completa di tasto Off-road, fari allo Xeno adattivi, fendinebbia con funzione curvante, Climatronic bizona e cerchi in lega Spitzberg sempre da 17″. Disponibili solo a richiesta sono accessori utili come il navigatore Columbus che memorizza il percorso fatto in fuoristrada, il vivavoce Bluetooth, il Park Assistant anteriore e posteriore, il Climatronic e il doppio fondo nel bagagliaio.
PREVENDITA DA LUGLIO
Anche se la commercializzazione è prevista nel nostro paese per ottobre 2009, già dal prossimo mese di luglio partirà la prevendita basata sui primi listini italiani. Il prezzo d’attacco è quello della Skoda Yeti 1.2 TSI 105 CV Active a due ruote motrici, forse la più appetibile fra le versioni a benzina, venduta a 18.900 euro. Per la 1.8 TSI 160 CV 4×4 Adventure occorre invece spendere 25.800 euro, prezzo appena superiore ai 27.800 della Yeti 2.0 TDI CR FAP 140 CV 4×4 Adventure. Quest’ultima motorizzazione costituirà probabilmente il grosso dei volumi di vendita del nuovo SUV ceco, sempre che il successivo ingresso in listino del 110 CV a trazione anteriore non incontri un successo ancora maggiore fra il pubblico.
Fonte: Omniauto.it