Volvo, nuovi diesel per il rilancio

Per la prima volta da svariati mesi le nubi sul futuro di Volvo si stanno aprendo mostrando un sole che significa ottimismo per il futuro.

Da una parte la volontà della nuova proprietà cinese di investire pesantemente nei prossimi mesi. Dall’altra i primi programmi veri che si concretizzeranno con nuovi motori diesel pronti per fine anno.

E allora partiamo proprio da questi ultimi, perché Volvo ha sviluppato propulsori che andranno ad equipaggiare tutti i Model Year 2013 delle versioni diesel, dalla S60 alla S80 passando per V60, XC60 e V70. Si tratta di motori dai consumi limitati e dalle emissioni  di CO2 abbassate sotto la soglia dei 120 g/km. E’ stato battezzato D3 e si tratta di un 2.0 sovralimentato da 136 cavalli per 350 Nm di coppia massima, disponibile in abbinamento sia al cambio manuale che a quello automatico.

Un’anteprima assoluta per Volvo, che però non si limita solo a questo visto che nella nuova gamma entreranno anche una versione D2 da 115 cavali, un D4 da 163 cavalli  e un D5 da 215 cavalli, che avrà una soglia di emissioni leggermente superiore, pari a 126 g/km e verrà montato sul V70. Tutti, ad eccezione della sola XC60 con cambio automatico, verranno anche abbinati al sistema Stop&Start. In più sui nuovi modelli saranno anche montati gli anabbaglianti automatici Active High Beam, i dispositivi per il riconoscimento immediato della segnaletica e il Tunnel Detection, ossia un chip che fa partire automaticamente i fari quando l’auto entra in galleria.

Tra le novità a livello estetico, le Volvo V70 e V80 avranno nuovi cerchi in lega da 17” mentre sugli altri modelli verranno montati da 18”. In più sulla V70 comparirà anche una inedita mascherina rivisitata e sulle Volvo S60 e V60 verrà montato un nuovo inserto decorativo più accattivante.

Tutto rientra nella nuova strategia di Geely, il colosso cinese che ha ormai la proprietà completa del marchio e dopo mesi di incertezze ha deciso di varare un nuovo piano industriale. Intanto dovrebbero essere investiti almeno 11 miliardi di dollari (circa 9,5 miliardi di euro) da qui al 2016 e soprattutto verrà aperta una nuova fabbrica in Cina dedicata espressamente allo sviluppo dei motori. L’intento è quello di aumentare le vendite nel Paese asiatico ma anche di ripotenziare il posizionamento sul mercato europeo. E i piani prevederebbero anche il lancio entro il 2014 in Giappone di modelli ibridi plug-in e diesel.

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