Active Tourer, la BMW del futuro

In teoria è solo una concept, quella che BMW metterà in bella mostra al Salone Mondiale dell’Auto di Parigi da giovedì prossimo. Ma all’atto pratico la nuova Active Tourer è molto di più visto che rappresenta l’ultima frontiera per la Casa tedesca perché è anche la prima ad essere costruita sul pianale battezzato ULK1 FWD che sarà la base per tutte le nuove generazioni di modelli sia BMW che Mini.

Si tratta di una berlina due volumi compatta, con forme assolutamente originali nelle quali spicca il profilo a cuneo evidenziato ancor di più da profonde modanature sulle fiancate. Sarà lunga 435 centimetri (per 183 di larghezza e 156 di altezza). Tra le novità di rilievo il tetto panoramico a vetro elettrocromatico ma anche grande attenzione ai particolari negli interni con un display ‘Black Panel’ da 10” e grande attenzione alle funzioni di intrattenimento garantite grazie ad un display centrale che può rientrare.

Ma la Active Tourer si caratterizza soprattutto per le scelte motoristiche. Arriva infatti per la prima volta la propulsione ibrida, comandata dall’innovativo sistema ‘eDrive’, ma anche la trazione anteriore. E allora partiamo dal motore a tecnologia plug-in che accoppia un motore a benzina da 1.5 litri a 3 cilindri e un’unità elettrica alimentata da batterie agli ioni di litio. Insieme garantiscono una potenza complessiva di 190 cavalli per una velocità massima di circa 200 km/h e un consumo nel ciclo medio di 2,5 litri ogni 100 km per emissioni di CO2 di 60 g/km. Le prestazioni restano di altissimo livello: infatti la Active Tourer ha un’accelerazione 0 – 100 km/h in circa 8 secondi mentre la velocità massima è pari a 200 km/h e l’autonomia in modalità esclusivamente elettrica supera i 30 km.

Quanto alla trazione, sarà anteriore soltanto se sia in funzione il motore termico, visto che l’unità elettrica agisce sulle ruote posteriori per fornire la trazione integrale durante in marcia con entrambi i sistemi propulsivi attivati, oppure posteriore se si viaggia con il solo motore elettrico. Tre le possibilità di ricarica: quella classica attraverso una presa di corrente domestica da 220 volt, ma anche grazie al sistema di recupero dell’energia cinetica nelle fasi di frenata oppure attraverso un generatore abbinato all’alternatore del motore a benzina. A decidere quale condizione di guida sia migliore è direttamente il sistema di navigazione, che imposterà anche le modalità di marcia più favorevoli in base alle condizioni di guida pescando nelle soluzioni Comfort, Eco Pro e Sport.

 

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