Il nome Vantage è, per tradizione, assegnato alle Aston Martin con un po’ di brio in più, più potenti o comunque più dotate delle altre. Fino ad ora parlare di V8 Vantage significava parlare della “piccola” di casa Aston Martin, del primo gradino nella famiglia VH (Vertical/Horizontal) che permette di entrare nel parco giochi delle vetture di Gaydon.
Ora la sigla V12 si avvicina alla dicitura Vantage e nasce l’alchimia della V12 Vantage, l’attesa versione sportiva della compatta 2+2 inglese prodotta solo in 1.000 esemplari, mossa dal dodici cilindri di 6 litri, 517 CV e 570 Nm per venire incontro alle esigenze di chi vuole entrare in possesso dell’ennesimo gioiello Aston Martin ma non vuole rinunciare neanche a un’oncia di grinta. Quella che i comunicati ufficiali definiscono “la più eccitante delle vetture sportive” è più potente, scattante e assettata della sorella minore V8 Vantage e i suoi soli 50 chilogrammi aggiuntivi sono il frutto di una costruzione ultra-leggera derivata dall’esperienza della versione da pista N24.
DESIGN FUNZIONALE
Quasi tutte le modifiche apportate rispetto alla V8 Vantage non sono di puro tipo estetico, ma puntano alla migliore dinamica della vettura. Come il programma corse della N24 insegna, ogni parte e dettaglio di carrozzeria va studiato in maniera funzionale per offrire la massima leggerezza, il miglior risultato aerodinamico e la resistenza alle sollecitazioni; nuovo è il convogliatore dell’aria anteriore che porta aria fresca ai freni e ai radiatori aumentando al contempo la deportanza, cosa che fanno anche gli sfoghi d’aria sul cofano motore. Sempre dalla N24 derivano le bandelle laterali che contribuiscono a convogliare l’aria verso le fiancate di coda e non sotto il retrotreno. Il diverso trattamento del fondo della vettura contribuisce ad aumentare il carico aerodinamico sul posteriore ed è completato aerodinamicamente dal diffusore in fibra di carbonio e dal piccolo spoiler sul bagagliaio
Indizi di una diversa filosofia automobilistica vengono anche dall’abitacolo, dove una strumentazione più leggibile si abbina a finiture in fibra di carbonio e Alcantara. A richiesta sono disponibili per la V12 Vantage i sedili a guscio in materiale composito (carbonio/Kevlar), rifiniti a mano e capaci di far risparmiare 17 chilogrammi sul peso complessivo della vettura.
COL V12 CAMBIA CARATTERE
Se le misure esterne rimangono uguali alla V8 Vantage, il 12 cilindri a V che si nasconde sotto il cofano è ben diverso, sistemato all’interno di una nuova struttura frontale che prevede lo spostamento dei duomi sospensioni, dei condotti di raffreddamento dei freni e dell’ammissione d’aria. Il propulsore deriva da quello utilizzato sulla DB9, ma è stato modificato per esprimere in maniera diversa la propria potenza. Le differenze principali riguardano tutto il sistema di aspirazione che è a monte della camera di combustione, ora provvisto di nuovi condotti e di una valvola “by-pass” che si apre al di sopra dei 5.500 giri. Il 48 valvole di 5.935 cc è così in grado di esprimere una potenza massima di 517 CV 6.500 giri/min e una coppia massima di 570 Nm a 5.750 giri/min. Con questi valori caratteristici la V12 Vantage accelera da 0 a 100 km/h in 4,2 secondi e raggiunge la punta massima di 305 km/h, con un consumo combinato di 16,35 l/100 km e 388g/km di CO2.
Esclusiva della V12 è la possibilità di impostare la dinamica della vettura in modalità “Normal” o “Sport” per avere una diversa risposta dell’acceleratore e una diversa sonorità allo scarico. I dischi freno sono in materiale carbo-ceramico (398 e 360 mm) con pinze a 6 e 4 pistoncini, le ruote sono forgiate in lega leggera con diametro da 19″ e gomme Pirelli P Zero Corsa (255/35 e 295/30) e il classico cambio transaxle ha rapporti finali più corti. Il posizionamento arretrato del motore V12 contribuisce al raggiungimento di una distribuzione dei pesi quasi perfetta fra avantreno e retrotreno, pari a 51:49. Ad aumentare la tenuta di strada e l’agilità della sportiva di Gaydon ci pensa l’assetto ribassato di 15 millimetri, con molle indurite del 45% e barre antirollio maggiorate.
DOTAZIONI DA ASTON
Alla V12 Vantage, pur essendo una supersportiva di produzione semi-artigianale, non mancano le dotazioni di sicurezza come il sistema di controllo della stabilità (DSC) selezionabile in modalità normale, pista o disattivato. ABS, EBD, EBA, controllo della trazione, fari allo xeno e luci LED posteriori contribuiscono alla sicurezza attiva, come i 4 airbag (solo per sedili Sport) presiedono a quella passiva. Navigatore satellitare con hard disk e degno impianto audio CD/MP3 si accompagnano ai sedili Sport con 10 regolazioni e 3 memorie, sensori di parcheggio posteriori e alla predisposizione Bluetooth. Opzionali sono i già citati sedili “Lightweight ” a 6 regolazioni, il sistema audio da 700 watt, gli inserti in legno laccato o alluminio e l’ombrello alloggiato nel cofano bagagli. Peccato che siano solo nel listino delle opzioni gli agganci ISOFIX per il sedile anteriore, i sensori di parcheggio anteriori e il kit di pronto soccorso.
Fonte: Omniauto.it