Un dato che i più si aspettavano, quello sui consumi di carburante, che nel corso del 2011 hanno registrato un concreto calo: la benzina è ormai diventata un bene di lusso?
TASSE E PETROLIO – Il caro carburanti dovuto in parte agli aumenti delle accise e ad alcuni balzelli applicati sul carburante, in parte alla ripresa del prezzo del petrolio tornato su livelli alti dopo la crisi della Libia e della Siria) ha portato con sè dati assolutamente prevedibili: nel corso del 2011 infatti i consumi di prodotti petroliferi sono stati pari a circa 71,9 milioni di tonnellate, con un calo del 2,5% (-1.854.000 tonnellate) rispetto al 2010. Il dato è stato riportato in una nota ufficiale dell’Unione Petrolifera, secondo la quale nel 2011 la somma dei soli carburanti (benzina + gasolio) evidenzia un calo dell’1,2% con 412.000 tonnellate in meno consumate rispetto all’anno precedente.
GIU’ BENZINA E GASOLIO – Nel periodo considerato è stata la benzina a mostrare la flessione più evidente: il consumo di verde è infatti calato del 6% (-603.000 tonnellate), mentre il gasolio si è tenuto sostanzialmente stabile con un piccolon aumento dello 0,8% (+191.000 tonnellate), un dato che comunque riflette un calo se pensiamo che le immatricolazioni di auto a gasolio ha registrato un 10% in più rispetto al 2010 (55,4% del totale rispetto al 46,2% nel 2010). In controtendenza, ovviamente, il GPL, carburante sempre più in ascesa grazie alle motorizzazioni proposte soprattutto sulle utilitarie da diversi marchi: il consumo di gas propano liquido per autotrazione ha fatto registrare un aumento del 4%.
I recenti provvedimenti adottati dal governo in materia di liberalizzazioni potrebbero favorire la concorrenza e dunque la discesa dei prezzi. D’altronde alcune realtà già spaventano: in Sicilia ad esempio il prezzo della benzina ha sforato i 2 euro al litro, generano la celebre sommossa dei forconi. Il carburante, in un mondo in cui gli spostamenti e il ritmo di vita si fanno sempre più veloci, è un genere di prima necessità.
“I recenti provvedimenti adottati dal governo in materia di liberalizzazioni potrebbero favorire la concorrenza e dunque la discesa dei prezzi.”
Ogni volta che leggo una frase del genere mi chiedo se chi l’ha scritta viva al di fuori della realtà o sia semplicemente ipocrita. Il prezzo dei carburanti in Italia è allucinante a causa delle imposte, il resto sono boiate. E basta con suggerimenti del tipo “cercate la pompa con il prezzo più conveniente”; l’unico modo per trovare carburanti a prezzi non indecenti è andando all’estero.