Giusto ieri abbiamo riportato la notizia degli scioperi in uno dei più importanti porti dai quali il greggio arriva alle raffinerie dopo di ché nelle stazioni di rifornimento, la notizia comporta una certa apprensione perché sarà foriera di aumenti.
Oggi però voglio continuare a parlare di carburante per sottolineare però un curioso, se tale vogliamo definirlo, fenomeno. Nel nostro paese infatti si registra una certa, anomala, differenza, tra i valori fatti registrate regione per regione; in particolare sembra che i prezzi siano più alti nelle regioni del sud e più bassi, invece, in quelle del nord.
Effettivamente, se andiamo a guardare la media nazionale di gasolio, benzina e GPL, scopriamo che l’oscillazione del prezzo è veramente importante, ma vediamo nel dettaglio questi numeri. Il GPL oscilla in Italia da un minimo di 0.649 operato da ENI, ad un massimo di 0.673, operato invece da Q8. La forbice si allarga quando andiamo a vedere la benzina verde, che va da un minimo di 1.378 al litro per Erg, ed arriva ad un massimo di 1.390 al litro per Q8 e IP. Anche per il gasolio la forbice è piuttosto ampia, e va da 1.246 di Esso, sino all’1.268 di Q8.
Abbiamo definito questo fenomeno come curioso, ed in effetti se andiamo a vedere le oscillazioni del prezzo queste non riguardano anche i distributori indipendenti, quelli di cui vi abbiamo parlato qualche mese fa. Questi distributori sono i più economici e non sono legati ad alcun cartello importante, ed in questo caso la forbice, come per magia, sparisce, questi distributori infatti vendono la verde a 1.322 al litro contro l’1.184 euro al litro per il gasolio.
