Shai Agassi, il profeta dell’auto elettrica, è un tipo a cui le sfide piacciono, e molto. Quarantuno anni, israeliano, afferma senza mezzi termini che la sua missione è porre fine all’era del petrolio. Ha rifiutato persino una poltrona da amministratore delegato alla Sap, colosso mondiale del software, per dedicarsi a tempo pieno a Better Place, la start up tecnologica da lui fondata.
Agassi non produce automobili, piuttosto stringe accordi con le Case e direttamente con gli Stati ed è convinto di poter creare un modello di mobilità a batterie economicamente sostenibile. L’obiettivo è partire già nel 2011 in Israele, per poi espandersi in Danimarca, Australia e California.
Al ministero dell’Ambiente giapponese ha appena presentato la prima stazione di rifornimento per veicoli elettrici. La vettura sale su una rampa mobile e in poco più di un minuto le batterie scariche vengono sostitute con altre, cariche, da una coppia di robot (si può vedere l’intera operazione nel video qui sotto). Rispetto a una sosta all’area di servizio per fare il pieno di benzina non cambia nulla. Ed è questa la vera novità: perché il vero limite dell’auto elettrica (che esiste dagli albori dell’auto) sta nel dover attendere alcune ore prima che l’indicatore energetico torni sul verde.
Per la dimostrazione è stata utilizzata una Nissan Qashqai a batterie agli ioni di litio, realizzata dalla Casa nipponica che insieme a Renault è parte attiva di Better Place. Per la produzione in serie Nissan punterà su altre vetture: dal 2010 l’impianto di Oppama sfornerà i primi modelli, molto probabilmente citycar con le batterie agli ioni di litio, ispirate al prototipo Nuvu.
Fonte: Quattroruote.it