Hyundai a tutto SUV e, dopo la ix-onic mostrata a Ginevra, ecco che presenta in occasione del Salone di New York l’inedita Nuvis, undicesimo concept disegnato dal centro stile della Casa Coreana di stanza a Irvine, California.
L’accostamento tra le due proposte di stile viene naturale, ma se quello europea è assai più vicina alla realtà e prefigura la prossima Tucson, quella americana è sicuramente più lontana, almeno nello stile per il quale i designer dicono di essersi ai flutti del mare quando vengono rotti dalla chiglia di una nave. Il frontale è molto aggressivo, quasi cattivo, con il cofano percorso da una nervatura e la calandra che si stringe nella parte centrale. Lateralmente spiccano le ruote da 22 pollici, il cristallo laterale unico e il profilo discendente dal parafango anteriore che somiglia alla “linea dinamica” di alcuni modelli Seat. Posteriormente, un unico cristallo scuro copre lunotto e gruppi ottici mentre il portellone è avvolgente, come sull’Audi Q7 e la Opel Insignia SportsTourer. Parlando ancora di porte, la Nuvis ne ha solo due che si aprono ad ala di gabbiano.
Anche l’abitacolo è molto futuristico con l’uso di tinte blu, nere e bianche e materiali ecocompatibili come il tessuto utilizzato per i sedili, riciclato al 100%. Le forme della plancia sono ispirate a quelle di un flusso di acqua di sorgente, mentre il sistema infotelematico della vettura ha la particolarità di essere interattivo con l’esterno quindi, se per caso vi capita di passare nei pressi di un ristorante, il sistema provvede a farvi sapere in tempo reale che tipo di cucina fa e quale è il menu del giorno.
Quel che invece della Nuvis si avvicina di più alla realtà è la parte meccanica ed elettrica. A spingerla infatti è un sistema ibrido parallelo denominato Hybrid Blue Drive e composto da un motore a benzina 4 cilindri 2.4 della famiglia Theta II accoppiato con un motore elettrico da 30 kW e 205 Nm interposto con il cambio automatico a 6 rapporti dotato di pompa idraulica elettrica per permetterne il funzionamento anche quando si marcia solo con il motore elettrico. La strategia di funzionamento prevede il funzionamento solo in elettrico alla basse velocità, con il motore a scoppio che prende il comando delle operazioni successivamente, ma continua a chiedere aiuto al motore elettrico nelle fasi in cui il suo rendimento è inferiore o in ripresa, quando occorre un surplus di coppia. Il motore elettrico inoltre fa da motorino di avviamento per lo stop/start e da alternatore per recuperare energia in rilascio e frenata. A immagazzinarla ci pensa una batteria ai polimeri di litio da 5,3 Ah a 270 V alloggiata sotto il piano del vano bagagli e che, secondo Hyundai (ma non solo), offre garanzie di affidabilità e stabilità superiori a quelle del tipo a ioni di litio. Tra gli accorgimenti per ridurre consumi ed emissioni, c’è lo sterzo a servo assistenza elettromeccanica e il climatizzatore con pompa elettrica. Questo schema ibrido sarà utilizzato sulla Sonata di prossima generazione.
Fonte: Omniauto.it