Le automobili elettriche del futuro avranno uno standard unico per la ricarica. Qualche giorno fa su FastLane – il blog ufficiale della General Motors – Gery Kissel, uno specialista dell’ingegnerizzazione dei sistemi di stoccaggio dell’energia , ha dichiarato che la prossima settimana ingegneri e manager si incontreranno a Detroit durante la conferenza della SAE (Society of Automotive Engineers) per discutere la standardizzazione dei componenti che saranno installati nei veicoli elettrici di prossima generazione.
Il gruppo di lavoro, denominato SAE J1772 Task Force, avrà la responsabilità di mettere a punto una vera e propria ‘spina’ in grado di collegare ogni veicolo ad un vero e proprio ‘ecosistema’, assicurando cioè la possibilità per i guidatori di fare rifornimento di energia in qualsiasi stazione di ricarica, indipendentemente dal distributore. Nello specifico, il gruppo è chiamato a definire uno standard, un’architetura comune per il sistema di carica a conduzione per i veicoli elettrici per tutti i produttori di auto del Nord America.
L’Europa, comunque, non è rimasta sorda a questo richiamo. Il rischio di un’esclusione e di creare una giungla di formati era già all’orizzonte. Ma per il momento il richio pare scampato. Difatti, dopo pochisismi giorni da questa dichiarazione di Kissel, la società di distrubuzione d’energia tedesca, la RWE ha fatto presente che un gruppo di produttori automobilistici e società energetiche si sono accordati per la standardizzazione di un formato di 400 Volt a spina tripolare.
Una portavoce della RWE, tale Caroline Reichert, ha tenuto a precisare che l’idea di fondo è quella di assicurare che «un’auto possa essere ricaricata in Italia esattamente come in Danimarca, Germania o Francia». L’accordo prevederebbe già cenni di accettazione da parte di grandi firme del settore dell’auto come BMW, Fiat, Ford, Volkswagen, General Motors, Toyota e Mitsubishi; tra le compagnie elettriche aderenti ci sarebbero invece: Enel, Eon, EDF, Vattenfall, Npower, ed Endesa. Ancora nessuna notizia sulla data di introduzione di tale standard sul mercato.
Fonte: Metanoauto.net