Pista e strada. Gli emozionanti percorsi del South Downs o le eccitanti curve del circuito di Goodwood. Il confronto con Aston Martin, Nissan, Porsche, Audi, Lamborghini e Jaguar. E alla fine il verdetto: Evora!. E’ la conclusione dell’autorevole magazine britannico Autocar, che ha premiato la nuova 2+2 Lotus come l’automobile sportiva più valida. Chas Hallet, direttore del magazine, ha detto che “La Evora ha tutto: brillante in circuito. Agile, delicata, indulgente. E su strada va ancora meglio”.
Il giudizio finale sulla vettura non è mai stato così lampante. La finalità era quella di individuare un’auto che fosse non solo tecnicamente all’altezza ma anche emozionante da guidare in qualsiasi situazione. E, alla fine, nove “giudici” su dieci non hanno avuto dubbi: la Lotus Evora soddisfa tutti questi criteri. Quest’auto, equipaggiata con un motore di derivazione Toyota, 6 cilindri a V di 3,5 litri da 280 CV, sistemato in posizione posteriore centrale, abbina la rigidità e la leggerezza della scocca in alluminio con decine di anni d’esperienza che il marchio ha maturato con le macchine da corsa.
Roger Becker, Vehicle Engineering Director, ha dichiarato che “Fin dall’inizio i concetti portanti nella progettazione della Evora sono stati l’agilità dinamica e l’esperienza di guida. Siamo soddisfatti che la rivista Autocar abbia riconosciuto questi meriti assegnandole questo riconoscimento. L’Evora offre una grande esperienza di guida in un contesto di comfort, praticità, elevata qualità ed efficienza. E con un valore di emissione medio di 205 g/km di Co2, si può davvero dire che l’Evora sia una supercar del 21° secolo”.
Soddisfatto anche Luke Bennett, Direttore di Lotus Cars: “siamo contenti di aver ottenuto questa vittoria. Dimostra non solo la professionalità ingegneristica e la qualità costruttiva di Lotus ma anche ci permette di confermare le nostre convizioni in un settore così esclusivo e competitivo. Attualmente c’è una grande richiesta di Evora nel mondo. Per tenere il ritmo della domanda stiamo assumendo oltre 150 persone per il reparto assemblaggio, un incremento del 30% rispetto alla situazione standard”.
Fonte: Omniauto.it