La prossima generazione della Ford Focus sarà costruita a Saarlouis, in Germania e la C-MAX invece a Valencia. L’Ovale Blu ha già deciso la strategia produttiva per i due nuovi importantissimi modelli che saranno lanciati entrambi nel 2010, uno di questi – la C-MAX – già anticipato dalla iosis MAX, il concept presentato in occasione dell’ultimo Salone di Ginevra.
Come per la generazione attuale, le due vetture condivideranno lo stesso pianale, ma con novità epocali.
La prima è che il monovolume compatto di Ford si sdoppierà in due varianti di diversa lunghezza: una a 5 posti e l’altra più lunga a 7 posti, come già fanno la Citroën C4 Picasso e la Renault Scénic. Non si sa invece se almeno una delle due avrà una o due porte scorrevoli come il prototipo. Anche i motori a benzina e Diesel saranno nuovi, soprattutto poiché – nel primo caso – si tratterà dei nuovi 4 cilindri EcoBoost con turbo e iniezione diretta studiati insieme a Mazda. Ma la novità più grande è che il nuovo pianale sarà concepito anche per l’elettrificazione. La Focus dunque sarà nel 2011 la prima auto elettrica di Ford e sarà realizzata con tecnologia sviluppata insieme a Magna.
Quel che è sicuro è che la produzione di Focus e C-MAX sarà polarizzata in due stabilimenti diversi che saranno concepito per far fronte alla domanda di tutto il mercato europeo e anche di altri paesi al di fuori. Il riferimento potrebbe essere alla Russia, ma anche al Nord America poiché la nuova strategia “One Ford” mira a modelli globali uguali per tutte le aree di mercato e non, come in passato, a una gamma specifica per i due lati dell’Atlantico. Il primo capitolo costituito dalla Fiesta è stato avviato. Quello della coppia Focus-C-MAX sarà ancora più importante perché su di essa di basa il ritorno alla profittabilità di Ford. Per questo sarà giocato predisponendo linee flessibili al massimo, per non marciare in perdita (un lusso oggi inammissibile), ma anche per essere capaci di accompagnare una ripresa del mercato che le previsioni vedono ancora lontana. Quando però si è passato il peggio, meglio prepararsi al meglio!
Fonte: Omniauto.it