La norma entra in vigore da oggi ed è bene che sia chiara a tutti gli automobilisti: chi guida l’auto deve obbligatoriamente essere la stessa persona a cui è intestata la carta di circolazione, pena una multa che va da 705 a 3.526 euro oltre al ritiro del libretto.
In realtà però non andrà ad incidere tanto sui privato, quanto sulle società di autonoleggio, i veicoli in comodato, quelli di proprietà di minorenni interdetti e quelli messi a disposizione della pubblica amministrazione a seguito di una pronuncia giudiziaria. Perché sarà solo per questi veicoli l’obbligo di registrare presso la Motorizzazione e annotare sulla carta di circolazione il nome di chi non è intestatario di un veicolo, ma ne ha la disponibilità ‘per un uso esclusivo e personale’ per più di 30 giorni.
Un obbligo che comunque come è stato precisato negli ultimi giorni non è retroattivo e ricade solamente sugli atti realizzati in essere dal giorno di entrata in vigore della normativa. Inoltre la norma coinvolge i professionisti ovvero chi usa le auto aziendali e nemmeno i parenti che all’interno di un nucleo familiare utilizzino l’auto intestata a qualcun altro loro congiunto visto che il comodato tra familiari conviventi non deve essere obbligatoriamente annotato.
La normativa invece riguarda le auto aziendali per le quali è prevista una richiesta cumulativa presentata dall’azienda proprietaria della flotta versando un’unica imposta di bollo. Per aggiornare il libretto di circolazione bisogna recarsi alla Motorizzazione e costa 25 euro. Invece nel caso di comodato di veicoli aziendali il nome dell’utilizzatore non va annotato sulla carta di circolazione, ma solo registrato alla Motorizzazione e la ricevuta non va tenuta obbligatoriamente a bordo.