I consumi di benzina e diesel in Italia continua a diminuire: a causa soprattutto delle numerose accise introdotte dai governi, che hanno fatto lievitare i prezzi, da Gennaio 2012 i consumi sono scesi del 10%, anche se la spesa complessiva è in aumento.
Da gennaio a maggio 2012 il prezzo medio praticato alla pompa di benzina e gasolio è aumentato del 21% e i consumi sono scesi del 10,3%, mentre la spesa è salita a 27,549 miliardi di euro con un incremento sullo stesso periodo dello scorso anno dell’8,6%. Sempre nello stesso periodo, come emerge dalle elaborazioni condotte dal Centro Studi GL events, la componente fiscale media ponderata è aumentata del 31,3%, ma il gettito complessivo è salito “soltanto” del 17,8% toccando quota 14,741 miliardi di euro.
La quota della spesa complessiva incassata dal settore petrolifero è scesa dello 0,4% toccando quota 12,808 miliardi di euro. Numeri che secondo il Centro Studi GL events sono un “ulteriore indicatore della gravità della crisi economica italiana”. Più nello specifico, a Gennaio i consumi di benzina e gasolio per autotrazione sono calati del 2,3%, a Febbraio del 16,6%, a Marzo dell’8,7%, ad Aprile del 14,8% e a Maggio del 9%.
Uno scenario preoccupante anche per le compagnie petrolifere che cercando di correre ai ripari mettendo in atto particolari offerte per non perdere clienti. Eni ha lanciato l’operazione “Riparti con Eni”, il supersconto su benzina e diesel che ha diviso consumatori e compagnie; Q8 ha risposto con un similare sconto del weekend e Fiat si è accordata con IP per bloccare il prezzo di benzina e diesel ad 1 euro al litro fino al 2015 per chi compra una Fiat entro il 31 luglio 2012.