Ecco la risposta degli italiani al rincaro della benzina

L’ aumenmto che  negli ultimi mesi ha colpito il prezzo dei carburanti, insieme ai rincari di assicurazioni e bollo, ha avuto come conseguenza una diminuzione dell’uso dell‘auto.

LE CONSEGUENZE – Il pieno ormai è infatti un lusso: il prezzo medio al consumo della benzina è passato da 1,358 euro al litro del 2010 a 1,54 euro al litro nel 2011, senza contare che con le nuove accise siamo ormai sopra questa soglia di almeno 20 cent. Gli italiani non sono però rimasti inermi di fronte alla stangate ed hanno fatto delle scelte per salvare, almeno in parte, il proprio portafogli. Il il 29,6% degli automobilisti italiani nell’ultimo anno ha ridotto l’uso dell’auto privata per via del caro benzina: si tratta di un incremento di 3 punti rispetto al 26,6% del 2010 e di più di 8 punti rispetto ai valori del 2009. Se 3 anni fa, per risparmiare sul carburante, erano 21 su 100 gli automobilisti sceglievano di ridurre l’uso dell’auto, quest’anno quasi 30 patentati hanno preso proprio la stessa decisione.

IL SELF SERVICE – Chi proprio non può lasciare a casa l’auto ed è costretto a fare rifornimento, prova ad approfittare sempre di più degli sconti delle pompe self service: cresce di 4,4 punti percentuali rispetto al 2010 il self-service e cala del 7% il servito, anche se resta il preferito, sia sulle strade urbane (51,9% rispetto al 58,9%) che in autostrada (57,6% rispetto al 64,5%). Il “fai da te” raccoglie il 48,1% (41,1% nel 2010) delle preferenze sulle strade urbane e il 42,4% (35,5% nel 2010) in autostrada. Ma il self-service non piace molto alle donne: in città, infatti, se ne serve solo il 30,4%, in autostrada il 29,4%. Prendendo in considerazione solo il comportamento degli uomini, il self-service risulterebbe nettamente favorito sia in città (62,4%) che in autostrada (55,6%). Sale di un buon 5%, fino al 12,8%, il numero degli automobilisti che controllano la corretta erogazione del carburante presso le pompe di benzina .


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