Per Chrysler è ormai arrivato il momento di affrontare le prime questioni logistico-produttive legate alla nuova alleanza con Fiat, prima fra tutte lo sfruttamento degli stabilimenti di produzione.
Secondo Automotive News la già ventilata ipotesi di costruire la Fiat 500 per il mercato americano nello stabilimento messicano di Toluca dove già si produce la PT Cruiser, per quanto preferita dai vertici Fiat, sembra scontrarsi con la volontà del presidente Obama di utilizzare invece gli impianti statunitensi di Belvidere o di Warren.
Attraverso la propria squadra di esperti del mercato automobilistico la Casa Bianca ha infatti richiesto che, in cambio del proprio sostegno alla definizione dell’alleanza Chrysler-Fiat, “una vettura da 5,8 l/100 km (40 mpg) venga prodotta in una fabbrica Chrysler negli USA”.
Al momento l’unica automobile che rientra nel programma di partnership strategica globale e che risponde ai requisiti di consumo richiesti è la Fiat 500, la cui produzione in Messico beneficerebbe del basso costo della manodopera locale e delle ampie possibilità di esportazione nei paesi del Sud America che hanno invece restrizioni e dazi verso i prodotti USA. Una soluzione “diplomatica” potrebbe essere quella di produrre la Fiat 500 a Toluca specificamente per i mercati del Centro e Sud America e di costruire negli Stati Uniti una piccola “40 mpg” marchiata Chrysler o Dodge.
A questo punto, oltre alla 500 declinata nella versione sportiva, convertibile, familiare e probabilmente SUV 4×4, il mercato americano potrebbe vedere il debutto a partire dal 2011 di una piccola Chrysler (o Dodge) basata sulla pluri-premiata torinese.
Fonte: Omniauto.it