Proprio stamattina dal Lingotto sono arrivate dichiarazioni ufficiali riguardo il futuro dei marchi Alfa Romeo e Ferrari in luce di alcune indiscrezioni pubblicate di recente dai quotidiani italiani. Il marchio Alfa Romeo non sarà venduto e non attiverà nessuna collaborazione con costruttori in Asia e la Ferrari non sarà quotata in borsa.
Questa mattina il Corriere della Sera ha pubblicato un articolo secondo il quale la Fiat aveva preso in considerazione una joint-venture tra Alfa Romeo e un costruttore asiatico per produrre nei mercati emergenti e quindi espandersi in luoghi dove oggi la casa del Biscione risulta assente e la Ferrari sarebbe tornata in borsa in modo da raccogliere liquidità per l’acquisto del 51% della Chrysler Group LLC ma dopo nemmeno un paio di ore è arrivata la smentita ufficiale di queste false indiscrezioni.
Sergio Marchionne conferma l’impegno in Alfa Romeo investendo sui nuovi prodotti garantendo però l’italianità del marchio e introducendo nella gamma della autovetture di nuova concezione puntando ad una immagine forte e prestigiosa. Il mercato principale per l’Alfa resterà l’Europa con il ritorno negli Stati Uniti nel 2012 introducendo anche una produzione locale di alcuni Suv e Crossover, inoltre si punta a investire anche in Asia senza l’ausilio di costruttori esterni ma sfruttando a pieno le alleanze già in attivo.
Per Ferrari invece Marchionne conferma la volontà di riportare la quota Fiat nel marchio al 90%. Oggi il Lingotto ne possiede l’85%, e il 5% che sarà acquistato entro il 2014 è sotto il possesso del governo di Abu Dhabi. Le trattative tra la Fiat e il governo sono in corso ma la volontà di Marchionne è di non porre fine alla partnership. Inoltre per Chrysler l’obiettivo per salire al 51% di proprietà sarà possibile entro il 2014 senza la vendita o la chiusura di nessun altro marchio del gruppo. Di recente la Fiat per garantire la sopravvivenza dei due gruppi ha avviato il processo di fusione tra la Chrysler e la Lancia che condivideranno la gamma prodotti al fine di diventare produttori generalisti mentre ha scisso i marchi Dodge e Ram. Inoltre è in corso anche un gemellaggio tra la Fiat e la Dodge stessa mentre la Ram commercializzerà oltre oceano alcuni veicoli commerciali italiani marchiati Fiat Professional e Iveco. L’obiettivo è di produrre 6 milioni di auto entro il 2014.
Fonte: Finanza Online