Fondazione Ania: proposte al senato per la sicurezza

La Fondazione Ania (l’associazione nazionale fra le imprese assicuratrici) ha presentato alla commissione Lavori pubblici del Senato un “pacchetto” di proposte per la sicurezza stradale.

Tra le misure invocate dalla Fondazione rientrano la nascita di una “cabina di regia” delle attività in materia attraverso l’istituzione di un dipartimento che operi come diretta emanazione del Governo, la semplificazione del Codice della strada, la riduzione della velocità mediante l’estensione dei controlli telematici, lo sviluppo dell’educazione dei neoguidatori attraverso una riforma della patente a livello europeo, l’introduzione della tolleranza zero sull’alcol e di misure “terapeutico-riabilitative” per chi ha commesso gravi infrazioni alla guida, il raddoppio delle sanzioni per chi parla al cellulare o invia sms mentre è al volante.

Nessuna menzione, invece, nelle richieste dell’Ania su provvedimenti nei confronti di chi continua a mantenere le nostre strade in condizioni disastrose, lascia che si riempiano di buche fatali per i conducenti delle due ruote, non cura la segnaletica orizzontale e verticale, adotta guard-rail insufficienti e non omologati, dissemina rallentatori di dimensioni e forme non previste dal Codice della strada, non interviene sui “punti neri” della viabilità ben conosciuti per porre rimedio alle carenze infrastrutturali: la colpa, tanto, è sempre e solo di chi guida.

Fonte: Quattroruote.it

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