Un nuovo tipo di gomme, non più le semplici «Gomme da neve » ma pneumatici fatti con una mescola più morbida di quella delle estive, hanno un battistrada molto scolpito, in cui canali profondi (che favoriscono il drenaggio dell’acqua) si combinano a microsolchi (fitte lamelle che producono un effetto ventosa sulla strada).
La neve, dunque, c’entra fino a un certo punto. In caso di pioggia e con basse temperature, un’auto con pneumatici invernali riduce del 15% lo spazio di arresto da 80 km/h, rispetto alla stessa vettura con gomme estive. Non solo: l’auto con le invernali resiste meglio all’ aquaplaning , fenomeno che si verifica quando l’auto galleggia, ingovernabile, sul velo d’acqua che copre l’asfalto. Grazie ai suoi ampi canali di drenaggio, l’invernale mantiene un buon grado di aderenza e il guidatore riesce a controllare il mezzo.
Ma un secondo treno di gomme non è una spesa eccessiva? «Bisogna far bene i conti — avverte Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma. — Mentre si viaggia con le invernali non si consumano le gomme estive, che rimangono in garage». O dal gommista. «Il servizio di custodia è previsto e costa circa 30 euro l’anno», spiega Guido Schiavon, di Federpneus.
I fuoristrada possono fare a meno delle invernali? No, la trazione integrale non basta per superare tutti i punti critici (una curva in discesa…): ha bisogno di un aiuto.
Con le invernali, in pratica, è come viaggiare costantemente a ruote catenate, ma senza il disagio e la pessima guidabilità che queste comportano.
Anzi, le invernali sono mille volte migliori perché le catene si montano solo sulle due ruote in trazione, mentre un’auto equipaggiata con un treno invernale è «aggrappata » alla strada sia con l’avantreno sia col retrotreno. In ogni caso, gli stessi produttori di catene, pur affermando la superiorità del loro accessorio in determinate condizioni (quelle in cui si resta impantanati su strati e strati di neve sciolta o nel fango alto), non vedono per niente nella gomma invernale un’alternativa. «Durante la stagione fredda io tengo sempre le catene in auto, ma prima di tutto monto le invernali», dice Alberto Guidotti, presidente della König, azienda leader nella produzione di catene.
Quanto al Codice della strada, se in viaggio s’incontra il cartello con la ruota catenata su fondo blu e nel bagagliaio manca la scatola delle catene, non c’è problema: con le gomme invernali si è perfettamente in regola. Se invece gli pneumatici sono ancora quelli estivi, fiocca la multa (da 36 a 74 euro, a seconda che si stia circolando dentro o fuori dei centri abitati), più il taglio di 3 punti sulla patente. Le «calze »? Multa e taglio dei punti. In Italia questo accessorio non è stato ancora omologato dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti.
Aggiunge una raccomandazione, Fabio Bertolotti: «Conviene non aspettare la prima nevicata per andare dal gommista a chiedere il cambio delle gomme: la scelta si riduce e i costi aumentano».