Mezzo miliardo di euro all’anno. A tanto ammonta il buco delle multe non pagate nelle casse dei comuni italiani. Tra il 2005 e il 2007 sono state accertate effrazioni per 2,65 miliardi di euro, ma gli automobilisti hanno pagato meno di 1,9 miliardi.
Una perdita che si vorrebbe sanare con una misura, contenuta nel decreto anti-crisi che verrà votato domani alla Camera, per cui le sanzioni nate fino al 31 dicembre 2004, comprese quelle per le quali sia già stata emessa l’ingiunzione di pagamento, potranno essere sanate senza il pagamento degli interessi, ma con un tasso del 4% per l’agente di riscossione a titolo di rimborso. L’idea del maxi -condono è arrivata da Roma, dove mancano all’appello 300 milioni di euro e si paga in media una multa su due, e prevede che se tutti i comuni faranno partire la sanatoria potrebbero rientrare 1,4 miliardi di euro.
Ma se la soddisfazione a Roma è alta, in altre città come Milano e Bologna c’è chi si oppone. Così “si apre una via d’uscita all’annosa questione delle multe arretrate nella nostra città – ha detto il sindaco della Capitale, Gianni Alemanno – i cui mancati pagamenti derivavano non tanto dall’inadempienza dei nostri concittadini, quanto a quella dell’amministrazione”. La sanatoria a Roma interessa ben 2,7 milioni di verbali, che, secondo prime stime, riguarderebbero tra i 400 e i 600 mila romani. “Nel passaggio tra la riscossione affidata ai privati, ovvero il Monte dei Paschi di Siena, e il pubblico, la Gerit – ha spiegato l’assessore al Bilancio e deputato Pdl Maurizio Leo, il primo a presentare l’emendamento originario – c’era stata una penalizzazione del cittadino. Se ci fosse stata, invece, una riscossione efficiente il cittadino avrebbe pagato subito senza altri oneri”. Proprio in questo passaggio a Roma si è creato il problema delle ‘cartelle pazze’ che hanno costretto molti cittadini ad interminabili file negli uffici della Gerit per contestare somme superiori alla realtà oppure sanzioni già pagate. Ora, ha aggiunto Leo, “i romani possono andare in vacanza tranquilli: se c’é stata prescrizione ovviamente non dovranno pagare nulla, mentre se non c’é stata, al loro ritorno pagheranno soltanto la sanzione base come se la stessero onorando entro i 60 giorni”.
Di tutt’altro avviso l’assessore al Bilancio del Comune di Milano, Giacomo Beretta. “Questo è un provvedimento che non ci piace perché tende a premiare chi ha fatto il furbo e quindi penalizza tutti quei cittadini onesti che invece paganoregolarmente le sanzioni”, ha detto. “Sono proprio questo genere di misure che alimentano la disaffezione dei cittadini verso la politica”. Un’opinione condivisa dall’assessore al Bilancio Villiam Rossi, per cui il sindaco di Bologna, Flavio Delbono, potrebbe anche decidere di non avvalersi della norma. “Personalmente sono contrario eticamente alle sanatorie”, ha spiegato Rossi, secondo cui, comunque, la misura “non inciderebbe più di tanto sul bilancio cittadino, perché le multe vengono inserite solo quando è accertato il pagamento, senza contare che il recupero delle multe è già stato fatto negli anni precedenti, quindi non si tratterebbe di grosse cifre”.
Vicina a Roma c’è invece Napoli. La misura, secondo il presidente della commissione consiliare al bilancio del Comune, Saverio Cilenti, “potrebbe aiutare il recupero di fondi per il Comune. Soprattutto per quanto riguarda quella parte cospicua di multe che l’amministrazione, non riuscendo a recuperare, ha dovuto togliere dal bilancio”. Napoli è, infatti, come Roma una delle città più interessate. Solo un terzo delle multe fatte dai suoi vigili ogni anno rientra nelle casse comunali. Un caos che di recente si è cercato di recuperare snellendo la burocrazia tramite l’online.
Fonte: Omniauto.it