Metano: cresce la rete. Ma i prezzi non calano

E’ vero: i distributori di metano sono ancora delle mosche bianche, soprattutto in autostrada. Attualmente siamo a quota 700 in tutto il territorio nazionale. Tuttavia, la rete si sta sviluppando molto velocemente. In modo particolare in Lombardia, Regione che punta a diventare la più “metanizzata” d’Italia grazie anche a politiche d’incentivazione all’acquisto di vetture ecologiche.

Una vocazione confermata dai numeri: 70 impianti sono già in esercizio e altri 80 sono in fase di realizzazione, di cui 15 pronti entro la fine del 2009. L’ultimo distributore (foto in alto) è stato inaugurato il 3 aprile, sulla A4, nell’area di servizio Brianza Sud, dal presidente della Regione Roberto Formigoni e dal direttore generale Eni divisione refining & marketing Angelo Caridi.

“L’obiettivo è incentivare la domanda”, ha dichiarato Formigoni, “per arrivare entro il 2010 ad avere in Lombardia un parco circolante di 150.000 vetture a metano e Gpl. In questa direzione va la scelta, adottata per legge, di dotare di colonnine di metano tutte le aree di servizio delle autostrade di prossima realizzazione: Brebemi, tangenziale Est esterna di Milano, Cremona-Mantova, Broni-Mortara, Pedemontana”.

Ma i prezzi del metano quando diminuiranno?
Tutto bene sul fronte della distribuzione, ma i prezzi quando invertiranno la rotta? Circa un mese fa il presidente di Federmetano, Dante Natali, aveva assicurato a quattroruote.it che ad aprile le tariffe alla pompa sarebbero scese sotto la soglia di 0,800 euro al chilo. Una previsione, sino a oggi, nettamente smentita. Attualmente, infatti, il costo del metano parte da 0,830 (in rari impianti) arrivando a sfiorare un euro al chilo. Lo stesso impianto inaugurato nell’area di servizio Brianza Sud dell’A4 ha iniziato a erogare metano a un costo di 0,855.

Neppure Angelo Caridi, direttore generale Eni divisione refining & marketing, ha potuto confermare un imminente calo delle tariffe del metano: “I meccanismi di calcolo del prezzo sono legati alla quotazione di alcuni derivati del petrolio acquistati nei mesi precedenti. In questo momento è difficile fare delle previsioni. Capisco il timore dei consumatori (che possa aumentare esponenzialmente il costo del metano a fronte dell’incremento del parco circolante, ndr), ma al momento è giustificato da alcun dato oggettivo. D’altra parte i numeri sono ancora esigui: attualmente i veicoli a metano circolanti in Italia sono poco più di 500.000”.

Intanto, i consumatori aspettano… con un bel po’ d’amaro in bocca!

Fonte: Quattroruote.it

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