Dopo il fortunato lancio commerciale della Insignia berlina, che con 80.000 esemplari venduti nei primi due mesi del 2009 risulta leader del proprio segmento, la Opel immette sul mercato la versione Sports Tourer, dove risulta ancora più evidente la volontà della Casa Tedesca di rompere con gli schemi del passato: pur nel rispetto della flessibilità d’uso e di spazi interni notevoli a disposizione per occupanti e bagagli, la ricerca di una definizione estetica sportiva ed accattivante è certamente l’elemento più distintivo di una vettura che non a caso ha abbandonato la classica definizione Station Wagon.
D’altra parte le previsioni di vendita fanno pendere l’ago della bilancia per un buon 80% a suo favore rispetto alla consorella berlina e quindi non si poteva certo trascurare nessun aspetto, a cominciare da quello estetico, che risulta essere sempre più determinante al momento dell’acquisto.
Il risultato è certamente all’altezza delle aspettative: la parte posteriore si presenta bassa e filante, con i finestrini laterali di piccole dimensioni ed un lunotto di taglio sportiveggiante. I gruppi ottici plasmati alle forme della carrozzeria abbracciano anche parte dei parafanghi e donano ulteriore slancio a tutto l’insieme, che da qualunque angolazione risulta sempre slanciato ed equilibrato. La generosa gommatura da 245.40.18 da il suo importante contributo alla causa e la Sports Tourer appare da subito ben piantata a terra, ispirando fiducia e sicurezza già’ dal primo sguardo.
SALTO TRIPLO
Una volta saliti a bordo si ha subito la percezione che le aspettative non saranno tradite: già la portiera manifesta la sua consistenza all’atto della chiusura, i sedili ben dimensionati ed avvolgenti fasciano piacevolmente il corpo e la continuità stilistica della plancia e dei pannelli delle portiere chiude il cerchio della grande sensazione di protezione che la Insignia offre a guidatore e passeggeri. Un grande doppio tetto panoramico apribile (optional) dona ulteriore luce all’abitacolo. La disponibilità di spazio è notevole anche ai posti posteriori, dove si gode anche di una buona accessibilità. L’austerità della Vectra è molto più di un lontano ricordo: il salto generazionale è enorme, addirittura non quantificabile tale è la diversità stilistica e di qualità percepita che la Insignia offre rispetto alla progenitrice.
APPARENZA E SOSTANZA
Stesso passo della berlina (2,74 mt.) e qualcosa in più in lunghezza (8 cm) aiutano a mantenere una gradevole compattezza: il bagagliaio offre una capacita dichiarata di 540 litri a filo della cappelliera, che diventano ben 1.530 quando si abbattono gli schienali posteriori. In questa conformazione il vano di carico si presenta piatto e di forma molto regolare, permettendo di caricare oggetti di lunghezza fino a 1,91 metri. Presenti anche le solite intelligenti soluzioni quali elastici, binari e sacchetti vari che, assolutamente non invasivi quando non utilizzati, permettono di mantenere fermi oggetti altrimenti destinati a vagare in lungo e in largo durante la marcia.
Ma il piatto forte è rappresentato dalla originale conformazione del cofano posteriore, che si estende fino ai parafanghi offrendo una soglia di carico bassa, regolare e molto ampia. Caratteristici i piccoli gruppi ottici supplementari fissi che nel rispetto delle norme del codice della strada sono celati all’interno del baule, visto che quelli principali sono interamente solidali al cofano e spariscono alla vista quando lo stesso si solleva. Apertura e chiusura possono essere effettuate anche parzialmente tramite servomotori controllati dal telecomando o da due pulsanti, uno esterno e uno interno, presenti nel cofano stesso. Alla Opel hanno confessato di essersi ispirati, nel realizzare una così ampia apertura, al celebre aereo da trasporto Antonov, mentre a noi riporta alla mente anche i piu’ classici traghetti marittimi.
A OGNUNO IL SUO
Ampia e ben articolata, l’offerta motoristica è in grado di accontentare tutti i palati, sempre però con un occhio di riguardo per prestazioni e piacere di guida. Tre propulsori 2.0 l. a gasolio (130 CV, 160 CV e 190 CV) e due a benzina (1.6 l. da 180 CV e 2.0 l . da 220 CV) sono quelli destinati al mercato italiano: la novità è rappresentata dalmotore diesel più performante, che vanta il doppio turbocompressore ad azione sequenziale combinata e che presenta soluzioni particolarmente raffinate a livello di alimentazione e gestione elettronica.
Durante il nostro test, questo propulsore, accoppiato alla trazione integrale, ha messo in mostra una grande fluidità di marcia, pur lamentando ancora una certa pigrizia sotto i 1.500 giri. Leggermente al di sotto delle aspettative anche la silenziosità, certamente penalizzata dalla trasmissione a quattro ruote motrici, visto che la versione 1.6 turbo benzina priva di questa soluzione tecnica si è dimostrata acusticamente molto più valida, specie dal punto di vista della rombosità. Molto buono l’assorbimento delle sospensioni, nonostante la gommatura sportiva. La sicurezza di marcia può contare sulla presenza di congegni quali l’Opel Eye, che riconosce e proietta sul parabrezza la segnaletica stradale ed avvisa del superamento della linea che delimita la carreggiata di marcia. I fari possono avvalersi del sistema AFL+ che prevede ben 9 modalità’ di spostamento dei fari anteriori a seconda delle esigenze di marcia. Dal punto di vista dinamico il FLEX RIDE permette di variare l’assetto a seconda delle preferenze e del tipo di percorso da affrontare, mutando la risposta di sterzo e sospensioni.
I PREZZI
Listino alla mano, la Opel Insigna Sports Tourer equipaggiata con il 1.6 Turbo costa 26.000 euro (COSMO 27.500 euro), quella con il 2.0 CDTI 130 CV 27.000 euro (COSMO 28.500 euro), con il 2.0 Turbo 220 CV COSMO 29.000 euro, con il 2.0 CDTI 160 CV 28.000 euro (COSMO 29.500 euro) e con il 2.0 CDTI 190 CV COSMO 31.000 euro. Per le versioni a trazione integrale si spendono 2.000 euro in più, mentre per quelle con cambio automatico 1.500 euro in più.
Fonte : omniauto.it