La sicurezza sulle strade non sembra mai essere troppa, e forse la costante diffusione di dispositivi con controllo elettronico della velocità tramite “Sistema Tutor” si lega proprio al mondo della sicurezza che, sembra essere diventato una sorta di piaga per gli automobilisti e i Governi di tutta Europa, compreso per quello dell’ Italia.
A quanto pare, quindi, sembra proprio che di qui a poco non serviranno nemmeno più i cartelli stradali volti a segnalare la presenza del dispositivo, in quanto la capillare diffusione ne renderà scontata e prevedibile la presenza in ogni strada!
Difatti, si ampliano i canali di controllo della velocità tramite tutor che presto potrà raggiungere oltre che le consuete autostrade, anche le strade statali, provinciali e, con sgomento e sorpresa, addirittura quelle comunali.
Una diffusione che non passerà più unicamente per la gestione della Società Autostrade, ma bensì anche dall’Anas e dal altre aziende della Pubblica Amministrazione, e questo, potrebbe palesarsi come una scelta poco intelligente e una sorta di arma a doppio taglio.
Un uso così intensivo potrebbe giovare alla popolazione?
Giovanni Castellucci, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, si rivela abbastanza preoccupato di fronte alla questione che potrebbe , secondo la propria opinione, l’utilizzo smodato del dispositivo è controproducente per gli automobilisti, in quanto come dichiarato personalmente, “il Tutor rappresenta una medicina per le strade, ed è bene non abusarne, per evitare che questa non produca più gli effetti desiderati”.
Così l’ arrivo del Tutor nelle città può determinare un vero e proprio sconvolgimento suffragato anche da numerose polemiche e polveroni giù sollevatisi al riguardo.
A noi non resta che sperare che le amministrazioni sappiano gestire l’affare!