Tagli di 7.500 posti di lavoro entro il 2016 nella Renault

La crisi dell’auto sta iniziando e questo avrà profonde ripercussione sui costruttori e, di riflesso, anche sui lavoratori del settore.

L’ultima conferma di questa pericolosa tendenza arriva dalla Francia, dove Renault ha confermato di avere in programma di licenziare ben 7.500 posti di lavoro entro il 2016.

Proprio nella giornata di ieri il costruttore ha firmato un accordi con i sindacati francesi con cui viene deciso di diminuire il numero dei dipendenti con un aumento del 6,5% dell’orario di lavoro al fine di mantenere l’attività produttiva presso gli stabilimenti Renault.

E’ stato proprio il numero uno del gruppo Carlos Ghosn che ha rivelato:” Un’intesa equilibrata che concede a Renault i mezzi per tornare ad essere competitiva in Francia”.

Proprio sui tagli al personale , dalla Francia arrivano notizie che 5.700 posti saranno eliminati grazie al mancato avvicendamento dei lavoratori che andranno in pensione naturalmente, mentre 1.700 saranno derivati da misure di pre-pensionamento per chi ha superato i 58 anni.

Con questi soluzioni la Renault sarà in grado di risparmiare circa 400 milioni di euro all’anno e avrebbero l’obiettivo di aiutare il gruppo ad avere quella boccata d’ossigeno sufficiente a consentirgli di investire e sviluppare le proprie attività.

Le clausole che sono contenute nell’accordo con i sindacati di categoria francesi si prevede anche il blocco dei salari nel 2013, mentre Renault si impegna a tenere attivi i cinque stabilimenti presenti nel paese almeno fino al 2016 e ad assicurare un volume produttivo minimo di 710.000 veicoli all’anno tra modelli distribuiti con il proprio marchio (639.000) e modelli frutto di accordi e sinergie con altri costruttori.

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