Terremoto in Emilia, i carburanti aumentano di 2 centesimi

Piove sul baganto, si potrebbe dire. Con una situazione già dura per il mondo dell’auto ed i prezzi dei carburanti già a livelli elevatissimi, il governo ha stabilito un ulteriore aggravio sui carburanti di due centesimi al litro al fine di sovvenzionare gli aiuti alle popolazioni terremotate dell’Emilia.

Il Consiglio dei Ministri ha comunicato in una nota che “è stato deciso l’aumento di 2 centesimi dell’accisa sui carburanti per autotrasporto così come l’utilizzo di fondi resi disponibili dalla spending review” per fronteggiare l’emergenza causata dal terremoto in Emilia. L’aumento previsto è di 2 centesimi al litro, mentre la Protezione Civile chiedeva un aumento di addirittura 5 centesimi.

Il decreto legge emanato per l’emergenza terremoto prevede inoltre te concessioni a fondo perduto per la ricostruzione delle abitazioni danneggiate, la proroga il pagamento delle rate di mutui e la sospensione gli adempimenti processuali degli sfratti. Per le amministrazioni colpite è prevista una deroga del Patto di stabilità.

Il ricorso all’aumento delle accise sui carburanti è una politica piuttosto comune in casi di emergenza come questo. Tuttavia un’emergenza è tale proprio perchè prescinde dalla normalità, e dunque anche i relativi aumenti atti a fronteggiarla dovrebbero esserlo. Anche quest’aumento viene annunciato come “una tantum” e quindi temporaneo. Ma, tanto per curiosità, ecco un elenco tratto da Wikipedia in cui compaiono tutte le accise sui carburanti che ancor oggi paghiamo

1,90 lire (0,000981 euro) per il finanziamento della guerra di Etiopia del 1935-1936;
14 lire (0,00723 euro) per il finanziamento della crisi di Suez del 1956;
10 lire (0,00516 euro) per il finanziamento del disastro del Vajont del 1963;
10 lire (0,00516 euro) per il finanziamento dell’alluvione di Firenze del 1966;
10 lire (0,00516 euro) per il finanziamento del terremoto del Belice del 1968;
99 lire (0,0511 euro) per il finanziamento del terremoto del Friuli del 1976;
75 lire (0,0387 euro) per il finanziamento del terremoto dell’Irpinia del 1980;
205 lire (0,106 euro) per il finanziamento della guerra del Libano del 1983;
22 lire (0,0114 euro) per il finanziamento della missione in Bosnia del 1996;
0,02 euro per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004.
0,005 euro per l’acquisto di autobus ecologici nel 2005;
da 0,0071 a 0,0055 euro per il finanziamento alla cultura nel 2011;
0,04 euro per far fronte all’emergenza immigrati dovuta alla crisi libica del 2011;
0,0089 euro per far fronte all’alluvione che ha colpito la Liguria e la Toscana nel novembre 2011;
0,082 euro per il decreto “Salva Italia” nel dicembre 2011.

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