Manutenzione “verde”: meno emissioni e compensazione forestale
Un’auto più efficiente e un impatto ambientale più basso, sia da parte dello stesso veicolo sia grazie alla “compensazione” attuata da Toyota piantando alberi e arbusti nel Parco del Ticino e in Madagascar. Questi i vantaggi dell’iniziativa “Ecotagliando” presso le concessionarie Toyota.
Si tratta essenzialmente di un’alternativa un po’ più costosa al classico tagliando periodico di manutenzione.
In cambio l’utente ha olio motore di maggior qualità (interamente sintetico), candele all’iridio più efficienti, sostituzione in ogni caso del filtro aria e una serie di controlli supplementari in particolare con certificazione delle emissioni allo scarico. Tutto questo, secondo Toyota, porta a una riduzione media del 3% dei consumi che compensa in buona parte il maggior esborso dell’intervento. Ma non solo. Toyota infatti compensa, tramite appunto la riforestazione in Italia e Africa, le emissioni di CO2 (300 kg circa) della vettura per i primi 2500 km percorsi dopo l’intervento. In alternativa, c’è la possibilità di fare un “ecoinvestimento” a fondo perduto di 20 euro per compensare altri 10.000 km di percorrenza.
Toyota punta a raggiungere i 40.000 ecotagliandi annui, una quota del 15% del totale. Per ora l’iniziativa ha avuto un successo…decrescente da Nord a Sud, con punte del 50% circa presso qualche concessionaria settentrionale e percentuali praticamente nulle in alcune zone del Meridione.
Diciannove ettari di foresta in Italia, 79 in Madagascar, 200 in totale per marzo 2010
Il progetto della “foresta” è stato illustrato il 9 giugno coinvolgendo stampa, concessionari, alcuni clienti e due istituti tecnici (di Monza e Magenta) già “sponsorizzati” da Toyota con l’obiettivo di creare tecnici dell’auto. Per realizzare l’iniziativa, Toyota si appoggia al progetto “Impatto zero”, che si occupa appunto di compensazione di emissioni ed è nato all’interno di Lifegate, nota organizzazione di promozione della ecosostenibilità. L’obiettivo finale di questa e altre iniziative di paintumazione, ha spiegato il responsabile di Impatto Zero, Simone Molteni, “non è di salvare il mondo compensando le emissioni di anidride carbonica. Non abbiamo questa pretesa, quanto quella di creare una vera consapevolezza ambientale”. Consapevolezza che, nel caso dell’iniziativa Toyota coinvolge non solo l’automobilista ma anche la struttura di assistenza della Casa. I risultati raggiunti finora sono stati la piantumazione di 19,1 ettari di alberi e arbusti in due punti distinti del parco del Ticino nel pavese (a Travacò Siccomario, alla confluenza con il Po, e nel Bosco Siro Negri di Zerbolò) e di 79,3 ettari nella riserva Ilena in Madagascar. Obiettivo per marzo 2010 è di arrivare a 200 ettari di zone riforestate.
Tutte rose? Si, ma con qualche spina
L’iniziativa è certamente lodevole, pur se ci restano un paio di perplessità. La prima sta nel fatto che l’iniziativa è pagata essenzialmente dall’utente: se anche, come probabile, la differenza non bastasse a coprire le spese, promozioni pubblicitarie incluse, il progetto “Foresta” per Toyota rappresenta comunque un bel vantaggio di immagine. L’altra è la sostituzione “obbligatoria” del filtro aria che potrebbe costituire un certo spreco di risorse, non sappiamo quanto compensato da un miglioramento assai modesto dell’efficienza. Per finire, ci piacerebbe anche vedere intervalli chilometrici di manutenzione più elevati dei 15.000 km previsti da Toyota, mentre diversi concorrenti arrivano a quota 30.000. Un valore certamente possibile proprio grazie all’uso di oli e candele più pregiati e che ridurrebbe l’impatto ambientale – smaltimenti, emissioni nel percorso casa-officina, ecc. – della manutenzione ordinaria.
Fonte: Autoambiente.com