Ci abbiamo mai pensato? Le idee oggi vengono consumate come un qualsiasi altro prodotto di largo consumo al punto da rendere velocemente superati canoni e stereotipi di valutazione e comportamento sino a ieri ritenuti validi; questa osservazione vale tanto più per il mondo dell’auto, nel quale il rapporto fra acquirente e prodotto è connotato da una forte componente emozionale. La valutazione di tale componente influenza l’approccio del produttore al mercato, del designer nei confronti del prodotto da vestire e dell’uomo di marketing verso il consumatore.
In questo particolare momento di instabilità registriamo una ricerca di radici che, nel mondo dell’auto, si rifanno alla tradizione della singola Casa ed ai richiami stilistici del suo passato; di qui la necessità di fondere la cifra stilistica del marchio con le attuali esigenze estetiche e tecnologiche. Guardiamo alle produzioni di nicchia tipo Morgan, alle kit cars inglesi, alle repliche Lynks e via dicendo. Osserviamo il fenomeno delle vetture d’epoca e relativo indotto e notiamo, infine, i richiami al passato che caratterizzano il mondo dell’arredamento e degli elettrodomestici: più che ad una moda ci sembra di assistere ad una ricerca di radici e continuità.
Del resto non è da oggi che i grandi produttori hanno ricominciato ad introdurre a listino vetture che,in maniera più o meno discreta, strizzano l’occhio al passato; due dei casi più evidenti degli ultimi 15-20 anni sono la Jaguar, con la S Type, esteriore remake della celebre Mark II e la Mazda con la sua spyderina mx5 in listino dal 1989…
Pensiamo ancora al ritorno, in Casa Ferrari, di auto a 12 cilindri a motore anteriore ed al famoso scalfo sulla fiancata della 412 e della più recente Scaglietti che, ricordando da lontano la Ferrari di Rossellini e, più da vicino, la fiancata della Testa Rossa del 1957, hanno formalizzato un legame con le origini e le tradizioni più pure della Casa recepito assai bene dal mercato. Parlando di Porsche è emblematica la scarsa accettazione, per non dire il rifiuto, dei modelli a motore anteriore e lo scarso successo della serie 996 della quale, a parte i problemi meccanici a volte lamentati dalle motorizzazioni 3,4 litri, non piacquero i gruppi ottici anteriori che troppo si discostavano dai classici canoni della 911. Il cliente Porsche altro non desiderava se non una continuità ed una riconoscibilità, nel tempo, della propria vettura nella serie 911. La Cayenne, come la stessa Panamera, pur essendo auto totalmente differenti, presentano i classici stilemi che le riconducono immediatamente al family feeling amato dai Porschisti più tradizionali.
Ma questo fenomeno non è circoscritto alle sole vetture di nicchia o di alta gamma: abbiamo tutti i giorni sotto gli occhi la 500 Fiat, la cui clientela letteralmente non conosce età o la PT Cruiser della Chrysler che riecheggia lo stile americano anni ’40-’50 come la più recente Chevrolet HHR; quest’ultima più che una nuova produzione sembra una vettura d’antan restaurata; e cosa sono gli stessi spyder BMW, Z3 prima, Z4 oggi con i loro cofani smisurati, abitacoli ridotti e sedili praticamente sull’asse posteriore se non l’attualizzazione del concetto di biposto sportiva anni ’50-’60; le stesse considerazioni possono essere indirizzate – su diverso target di clientela – all’Alfa 8C, tanto nella versione Coupé che in quella Spider.
Né, a questo proposito possiamo dimenticare la Volskwagen Beetle o la nuova MINI come ugualmente va ricordato l’episodio del quale è stata protagonista la versione sportiva della Peugeot 207 che, lanciata in tutto il mondo con la sigla RC, ha dovuto mantenere in Italia la sigla GTI. Cambio di genere ma uguale concetto: la Toyota FJ Cruiser altro non è che l’interpretazione in chiave moderna della più che longeva FJ40.
Intendiamoci, l’auto si acquista, o si dovrebbe acquistare, più per le qualità intrinseche che per il suo aspetto esteriore. Tuttavia l’impatto visivo ed emozionale ne dovrebbero rappresentare l’essenza e se il potenziale acquirente vuole trovare segni di evidente continuità rispetto al passato, questi gli vanno dati.
Fonte: Omniauto.it