Pensi che la musica classica non sia interessante? Beh, allora non hai ancora visto la performance della Scuola Cantorum S. Maria degli Angeli che esegue il Dies Irae dal Requiem di W. A. Mozart prima e dopo aver inalato del gas elio. Dietro la composizione originale di questo pezzo, come racconta Stendhal, c’è una leggenda: l’opera infatti è l’ultima composta dal grande Mozart, e mai completata.
Fa il suo ingresso nella gamma di motori dell’Alfa Romeo MiTo il nuovo 1.3 JTDM-2 da 95 CV con sistema Start&Stop di serie. Sviluppato e prodotto da FPT (Fiat Powertrain Technologies), il 1.3 JTDM-2 da 95 CV appartiene alla seconda generazione dei propulsori JTDM che ha debuttato recentemente anche sulla Fiat Punto EVO e rappresenta l’evoluzione del sistema di iniezione Common Rail di Fiat Group nato nel 1997 con i motori JTD.
L’ottimo successo che sta riscontrando in tutt’Europa l’Alfa Romeo MiTo, ha spinto gli ingegneri di Arese ad ampliare ulteriormente la gamma della più piccola “coupè” di casa. Da oggi, infatti, è possibile acquistarla anche col 1.4 “turbobenzina” in configurazione bifuel (benzina-GPL).
A pochi mesi dall’arrivo del MultiAir (che equipaggia anche la Punto Evo), un’altra novità tecnologica si va ad aggiungere ai “primati” del Gruppo torinese, quali la doppia accensione Twin Spark, il primo diesel common rail o il variatore di fase.
Forti segnali di risveglio per Alfa Romeo arrivano dai dati relativi alle vendite sul suolo inglese nel mese di settembre. Le oltre 2000 auto immatricolate hanno permesso alla casa del biscione, di far segnare un sorprendente + 148.5%, diventando così il marchio che è cresciuto maggiormente in Inghilterra.
Mancano pochi mesi al debutto ufficiale del modello più atteso della Casa del Biscione, l’Alfa Romeo Milano, l’erede della 147. La vettura è praticamente finita, ma i collaudi e le prove proseguono senza sosta.
Per chi non è più un ragazzino il nome Alfetta rievoca una delle Alfa Romeo più innovative del dopoguerra, che segnò una forte rottura con i modelli precedenti. Ebbene, la Alfa Romeo Alfetta potrebbe tornare a partire dal 2012.
Bisogna dire che i programmi di Alfa Romeo appaiono tutt’altro che stabiliti: lo stesso Marchionne non ha certezze sul futuro di quest’auto, nemmeno riguardo al telaio che la vettura adotterà. Le possibilità sono di utilizzare una piattaforma già in uso, ipotesi sicuramente poco affascinante, o di far derivare la nuova Alfetta dal telaio di una berlina Chrysler, con cui condividerebbe anche parte dei componenti.
L’Alfa Romeo MiTo ha l’onore di portare al debutto il 1.4 MultiAir sviluppato da Fiat Powertrain e prodotto a Termoli (CB), il propulsore che attraverso un innovativo sistema “indipendente” e variabile di fasatura e alzata delle valvole è in grado di migliorare prestazioni, consumi (-10%) ed emissioni allo scarico.
Due operai intenti ad assemblare una vettura, un terzo sopraggiunge, corpulento e debordante in una canottiera consunta, estrae un fazzoletto dalla tasca, ci sputa sopra e va a pulire, si fa per dire, un montante della carrozzeria.
Verniciatura opaca di serie, nuovi cerchi in lega da 18 pollici ed alcuni elementi in alluminio. Sono questi i principali tratti distintivi dell’Alfa Romeo Brera “Italia Independent”, la nuova versione prodotta in appena 900 esemplari della coupé del Biscione che verrà commercializzata prima in Europa e poi in Giappone e Australia. In Italia sarà ordinabile da settembre con un listino prezzi che parte da 32.200 euro (chiavi in mano, per la motorizzazione 2.2 JTS Selespeed) ed è già possibile vederla in anteprima mondiale. Un esemplare rimarrà esposto per tutta l’estate a Porto Cervo, dove oggi è avvenuta la presentazione stampa.
Partendo da una notizia apparsa su alcuni siti internazionali si è diffusa oggi la voce, più o meno incontrollata, che lo sviluppo e la produzione dell’Alfa Romeo MiTo GTA sarebbe stata bloccata a tempo indeterminato. Secondo queste indiscrezioni una portavoce del marchio italiano avrebbe detto che “la produzione di un’auto sportiva di questo tipo non è giustificabile nè economicamente fattibile in un simile periodo di crisi e, probabilmente, non lo sarà mai”.
L’ipotesi delle Alfa Romeo prodotte in Nord America era apparsa già più di un anno fa in termini molto vaghi e mai confermati dal gruppo Fiat, ma oggi, in seguito alla nascita del Chrysler Group LLC dall’accordo Fiat-Chrysler, l’ipotesi prende forza e viene avvalorata da una fonte solitamente autorevole come la società di analisi di mercato IHS Global Insight.
La Casa del Biscione porterà presto al debutto il primo di una rivoluzionaria gamma di motori. A partire dal prossimo settembre infatti, il MultiAir sarà disponibile per Alfa Romeo MiTo con la inedita motorizzazione 1.4 Turbobenizina MultiAir, la tanto attesa tecnologia sviluppata e brevettata da FPT – Fiat Powertrain Technologies.
Abbiamo parlato più volte di Novitec e del suo amore per la personalizzazione delle auto italiane. Infatti il tuner tedesco offre una vasta scelta di elaborazioni di tutti i marchi del nostro paese, come ad esempio Ferrari, a cui ha dedicato un marchio specifico denominato Novitec Rosso, fino ad arrivare alle Alfa Romeo.
Marchionne, il numero uno del Lingotto, lo aveva detto a chiare lettere che Fiat non poteva stare da sola. Ed ecco che dopo l’operazione Chrysler, la casa italiana punta con ecisionealla tedesca Opel, marchio di punta di General Motors Europe che nel Vecchio continente è presente con Vauhxall (la “Opel” inglese) e con la svedese Saab, in forte difficoltà, e con Chevrolet che commercializza vetture coreane ex-Daewoo.