Renault-Nissan per l’auto elettrica in Italia
Con l’Italia salgono ad oltre 30 i paesi coinvolti dall’alleanza Renault-Nissan nella realizzazione di un futuro di “mobilità a impatto ambientale zero”.
Con l’Italia salgono ad oltre 30 i paesi coinvolti dall’alleanza Renault-Nissan nella realizzazione di un futuro di “mobilità a impatto ambientale zero”.
Il recupero energetico dei rifiuti è una scelta intelligente, e diviene strategica quando l’approccio è quello del mondo della ricerca. Partendo dall’idea di realizzare un processo per la sintesi dell’idrogeno efficiente ed ecosostenibile alcuni ingegneri dell’Università di Leeds hanno avviato nel 2007 uno studio per dimostrare la fattibilità produttiva del gas a partire dagli scarti dei biocarburanti. Nel dettaglio il sistema messo a punto dopo i dopo due anni di lavori consentirebbe di estrarre l’idrogeno dal glicerolo, sottoprodotto del biodiesel.
“Introdurremo sul mercato la prima vettura elettrica nel 2013 che sarà la Up!”. Parola di Martin Winterkorn, presidente di Volkswagen AG, che chiarito alcuni degli obiettivi del gruppo da lui condotto in occasione della 17 edizione dell’Handelsblatt-Jahrestagung di fronte a una platea di industriali cogliendo anche l’occasione per criticare il governo tedesco reo – secondo lui – di non offrire abbastanza sovvenzioni allo sviluppo dell’auto elettrica che “influenzerà significativamente il futuro della mobilità individuale”.
Un quadriciclo quadriposto che con 630 grammi di idrogeno percorre da 80 a 160 km. È l’inglese Microcab H4, diretto discendente di un triciclo con carrozzeria semichiusa a propulsione “ibrida”: elettrica e umana. Un progetto che poi si è evoluto nel 2002 nell’H3, sempre triciclo, ma biposto e a fuel cell, e infine nell’attuale H4. Di questo sono in circolazione della miniflotte sperimentali in uso dalla Royal Mail e dall’Università di Birmingham.
La mobilità elettrica oggi
Dopo l’analisi sullo stato attuale della mobilità, il direttore Immagine comunicazione di Renault Italia Andrea Baracco fornisce un visione della mobilità elettrica oggi. Un “quadro” che illustra i vantaggi, in termini ambientali ed economici, dei veicoli a emissioni zero e mette a confronto i provvedimenti nazionali ed europei a favore della trazione con la “scossa”.
Quali sono le soluzioni per l’eco mobilità del futuro?
Un’intera area espositiva, del tutto inedita, sarà dedicata ai veicoli ibridi ed elettrici. E’ la grande novità della 67° Esposizione Internazionale del Ciclo e Motociclo di Milano, che si terrà dal 10 al 15 novembre 2009, presso la Fiera Milano Rho.
Superata la barriera delle 200 miglia orarie, come dire 322 km/h. Si dirà: niente di speciale. Il fatto è che è stato per la velocità più alta raggiunta da un veicolo terrestre alimentato a idrogeno. Il risultato è stato ottenuto dall’americano Jesse James , noto fra i telespettatori degli Stati Uniti per i suoi programmi TV sulle proprie evoluzioni da stuntman. battuto il record.
Si chiama Zhong Tai, è prodotta dall’azienda cinese New Power ed esternamente sembra una Daihatsu Terios, modello a partire dal quale è stata in effetti realizzata. La sua particolarità è di essere un’auto elettrica che, in condizioni ottimali (ossia sacrificando un po’ la velocità di crociera) e particolarmente in ambiente urbano, può percorre circa 400 chilometri con una sola carica.
Dotata di una batteria da 300 kg, la Zhong Tai può viaggiare per più di 270 chilometri a 100 km/h o per 350 chilometri a 77 km/h senza la necessità di fare rifornimento.
Il metano ha di fronte a sé nuovi e concreti orizzonti di sviluppo. Entro giugno il Governo costituirà un tavolo ad hoc con le Regioni, le aziende e tutti i soggetti coinvolti per promuoverne l’utilizzo in autotrazione.
Mitsubishi punta sull’auto che si ricarica dalla semplice presa di casa e dà il via alla produzione in serie della i-MiEV, l’utilitaria monovolume ed emissioni zero grazie all’alimentazione elettrica, destinata al mercato di massa interno dall’aprile del 2010.
L’auto, che esteriormente è identica al normale modello a benzina della serie ‘ì, debutterà per una ristretta clientela aziendale già dal prossimo luglio al prezzo di 4,59 milioni di yen (oltre 33.000 euro), più del doppio della nuova Prius, l’ammiraglia ibrida di Toyota che il mese scorso ha debuttato con successo sul mercato nipponico.
La tecnologia delle pile a combustibile è la chiave per garantire in futuro una circolazione stradale ad emissioni zero, in quanto si tratta dell’unica tecnologia non inquinante che si adatta ad una mobilità a breve ed a lungo raggio. Per poter introdurre questa tecnologia sul mercato occorre un’efficace cooperazione tra gli organi politici, l’industria petrolifera, il settore energetico ed altri potenziali investitori. La produzione dell’idrogeno da fonti rinnovabili e la creazione di idonee infrastrutture di approvvigionamento sono fondamentali per poter garantire il progresso di questa tecnologia.
Il Marchio giapponese ha inaugurato ieri, nello stabilimento di Okayama, l’avvio della produzione in serie della i MiEV, vettura innovativa con motorizzazione interamente elettrica. Mitsubishi è il primo tra i maggiori costruttori al mondo ad aver iniziato la realizzazione su scala industriale di un veicolo di questa categoria, a impatto ambientale zero.
Il rischio è di perdersi, confusi in un minestrone di sigle: tra elettrico e ibrido, bi-fuel e sistemi range-extender, per non parlare del misterioso plug-in. Cosa mai capirà l’automobilista medio, a cui diciamo che deve inquinare meno scegliendo vetture ecologiche? La realtà, per fortuna, è meno complessa di quanto traspaia.
Volvo e Vattenfall avevano già stretto nel 2007 un primo accordo per lo sviluppo e la sperimentazione di tecnologie plug-in da utilizzare nel settore automobilistico. Ora i tempi produttivi si avvicinano e le due importanti aziende svedesi sottoscrivono una joint-venture industriale per la costruzione e commercializzazione di una vettura ibrida entro il 2012.
e-mobility Italy, l’importante progetto congiunto di Enel e smart per la mobilità elettrica, sta per entrare nel vivo.